Quasi un anno d'attesa per l'invalidità civile | MaremmaOggi Skip to content

Quasi un anno d’attesa per l’invalidità civile

Una donna sta aspettando la visita dell’Asl dal 23 giugno 2023 per poter accedere al sostegno economico. L’Asl: «Abbiamo mandato i dettagli del colloquio tramite raccomandata»
L'ingresso di Villa Pizzetti
Un’immagine di Villa Pizzetti

GROSSETO. Un anno per una visita per richiedere l’invalidità civile, che poi sarà erogata dall’Inps. Questa è la storia di una nostra lettrice, che da quasi un anno sta aspettando che l’Asl le dia l’appuntamento per la visita. 

Una visita che serve per capire se le spetti o meno l’invalidità civile. «Ho fatto la richiesta il 23 giugno 2023 e ancora oggi non ho avuto l’appuntamento per la visita, che è necessaria affinché l’Inps mi possa erogare la pensione – dice la donna – Per via della mia situazione familiare, per me è necessaria, affinché mia figlia possa prendere qualche giorno libero in più dal lavoro per prendersi cura di me e di mia mamma».

Asl: «Le abbiamo mandato una raccomandata»

La donna ha circa 70 anni e ha alcuni problemi che dovrebbero farla accedere all’invalidità civile. «È quasi un anno che provo a contattare l’Asl e ancora oggi non ho avuto l’appuntamento per una visita – dice la donna – Anche il mio sindacato ha contattato l’Asl, ma ad oggi, non abbiamo ricevuto risposta».

«Ci hanno detto che avevano mandato una raccomandata, che né abbiamo ricevuto e né è rimasta negli uffici postali della zona – continua – Li ho contattati tutti, sia quello che si trova nel paese dove vivo e che in quelli vicini, per capire dove fosse questa lettera».

La situazione della donna è molto delicata. «Mia madre è invalida al 100% e ha la 104. Anche io ho i miei problemi e sono stata operata fra il 2023 e il 2024. Avevo fatto quella richiesta affinché mia figlia potesse assentarsi dal lavoro qualche giorno in più per prendersi cura di noi, perché senza l’invalidità non li potrà prendere – dice – Fortunatamente, le sono stati dati lo stesso per assistermi quando sono stata operata». 

«Ne parlo perché vorrei che tutti fossimo seguiti come persone e non come numeri, perché io fortunatamente me la cavo ancora e sono vispa – conclude – ma immagino chi non può aspettare queste tempistiche e non sanno come muoversi in questi campi: è una questione di civiltà. Non possiamo abbandonare le persone che hanno bisogno a loro stesse».  

La risposta dell’Asl

Per capire cosa fosse successo alla donna abbiamo contattato l’Asl. «La signora ha presentato la domanda per invalidità civile il 28 giugno 2023 all’Inps, che poi è arrivata automaticamente agli uffici dell’Asl – scrivono dall’Azienda sanitaria – Dopodiché il 29 giugno la segreteria ha inviato alla signora, per posta ordinaria, la richiesta di invio di documentazione sanitaria, ma gli addetti hanno ritenuto che i documenti non fossero abbastanza per la valutazione».

«Quindi la signora è stata convocata con una raccomandata, per una visita diretta negli ambulatori dell’Asl – continuano – La raccomandata con la richiesta della visita è tornata al mittente per compiuta giacenza. Per questo la donna è risultata assente alla visita. Abbiamo programmato un nuovo colloquio alla signora, lo abbiamo comunicato sempre con una raccomandata, ma la ricevuta di ritorno non ci è ancora arrivata».

 

Autore

  • Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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