PORTO SANTO STEFANO. Per 40 giorni ha lottato tra la vita e la morte alle Scotte di Siena, dov’era arrivato un mese e mezzo fa, dopo un incidente in via del Campone.
Era in sella allo scooter, quando, con le ruote era finito in una buca sull’asfalto ed era caduto a terra sbattendo la testa. Da allora, da quel tragico 24 marzo, Claudio Ballini, 44 anni, è rimasto in coma.
Tutto Monte Argentario ha sperato in tutti questi giorni, di ricevere la bella notizia che Claudio si fosse svegliato. Invece martedì 7 gennaio, la notizia della morte di Bellini ha attraversato il comune, lasciando senza fiato gli amici che aspettavano di rivedere il suo sorriso. Un sorriso che non si era spento nemmeno dopo la tragedia che 12 anni fa aveva devastato la sua vita, la morte di suo figlio Biagio a soli 8 mesi.
Una vita segnata dal dolore
Aveva solo 18 anni, Claudio, quando, studente dell’Ipsia di Arcidosso, ha perso il fratello Biagio. Lo stesso nome lo aveva dato a suo figlio, morto a soli 8 mesi nel 2012. Era stato proprio il babbo del piccolino a trovarlo esanime nel suo lettino, entrato in camera.
Una tragedia che aveva sconvolto la vita a Claudio e a Francesca, genitori giovanissimi sopravvissuti a loro figlio.
Claudio lavorava come escavatorista. «Sempre sorridente e con la battuta pronta», lo ricordano gli amici che da martedì sera lo piangono. Ora Porto Santo Stefano aspetta di sapere quando potrà salutarlo per l’ultima volta.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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