ORBETELLO. Quando sono arrivati i carabinieri, chiamati dalla dipendente di un bar di Albinia, lui era appena salito in sella alla bicicletta, per cercare di scappare. Aveva infastidito i clienti del bar, probabilmente dopo aver alzato un po’ troppo il gomito.

I carabinieri del Norm di Orbetello lo hanno inseguito e fermato.

Mentre stavano per mettergli le manette, dal momento che continuava a divincolarsi, l’uomo ha sferrato un calcio a un militare. E anche durante il trasferimento in caserma, ha continuato a colpire a testate i militari che erano seduti accanto a lui. 

Prende a testate il vetro blindato

In caserma, la musica non è cambiata.

Hamdi Marouf, tunisino di 40 anni, ha continuato a divincolarsi, a prendere a testate il vetro blindato. E a scagliarsi contro i carabinieri, scaraventandone uno per terra.

Ferito anche lui alla testa, alla fine i carabinieri hanno chiamato il 118. In caserma è arrivata l’ambulanza ma senza medico a bordo. L’uomo quindi è stato trasferito all’ospedale dov’è stato medicato. 

Chiede scusa davanti alla giudice

Portato in tribunale per la convalida dell’arresto, Manrouf ha preferito non rispondere alle domande della giudice Ludovica Monachesi. Ha solo chiesto scusa:  «Mi vergogno di quello che ho fatto».

In Italia da un anno e mezzo, il quarantenne vive grazie a qualche lavoro saltuario. Il vice procuratore onorario Massimiliano Tozzi ha chiesto la convalida dell’arresto senza applicazione della misura cautelare. L’avvocata Susanna Bruni, che difende il quarantenne, ha infatti fatto richiesta di patteggiamento.

L’uomo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. 

L’arresto è stato convalidato. L’uomo ha patteggiato un anno e 6 mesi di reclusione con la sospensione condizionale.