di Elisa Bartalucci
GROSSETO. È tempo di uova di cioccolato, colombe, fiori, coniglietti e pulcini. Le festività pasquali si stanno avvicinando e tutti si preparano a festeggiarle come si deve ma in pochi conoscono l’origine della Pasqua e delle sue tradizioni.
Noi di MaremmaOggi ci siamo messi in cerca, per dare una risposta ad ogni vostra domanda. Seguiteci, dunque, in questo viaggio alla ricerca delle più antiche e curiose tradizioni pasquali.
Qual è il significato della Pasqua?
Partiamo subito dal comprendere come calcolare questa festività. Sì, perché se Natale è il 25 dicembre da sempre e per sempre, per sapere quando è Pasqua è necessario controllare il calendario per vedere “quando cade”. Senza perdersi in calcoli complicati, ricordatevi che la Pasqua coincide con la domenica successiva alla prima luna piena che si verifica dopo l’equinozio di primavera.
Leggende e documentazioni confermano l’esistenza di celebrazione e feste con cui gli antichi celebravano l’arrivo della primavera con balli propiziatori, canti e sacrifici agli dei. Rivolgevano le loro invocazioni al fine di ricevere un raccolto abbondante o una terra fertile. Tuttavia, la tradizione delle nostre tradizioni pasquali affonda le sue radici nella cultura cristiana: i giorni, infatti, che scandiscono la Settimana Santa vengono riportati nelle Sacre Scritture e ripercorrono gli ultimi giorni della vita di Gesù.
Risiedono nel cattolicesimo, infatti, tutti i rituali religiosi, tra messe e processioni, che caratterizzano la Pasqua: il rito della domenica delle Palme, le rievocazioni in costume della Passione di Cristo, la funzione della lavanda dei piedi.
La tradizione dell’uovo di cioccolato
L’usanza di regalare a Pasqua uova di cioccolato, diffusasi in Italia solo ad inizio secolo, è relativamente recente e si deve ad un’azienda dolciaria inglese, la CadBury.
L’idea, poi, di aggiungere la sorpresa al suo interno porta la firma del famoso orafo Fabergè che, ispirandosi alla tradizione russa delle matriosche, realizzò per la zarina Maria di Russia un gioiello a forma di uovo che conteneva una seconda sorpresa.
La tradizione della colomba pasquale
Le leggende e le storie che gravitano intorno all’origine di questo prelibato dolce pasquale sono numerose, ma la più accreditata sembra essere quella della regina longobarda Teodolinda.
Si racconta che intorno al 610 la regina abbia accolto l’arrivo a corte di San Colombano con un banchetto degno di un re. Trattandosi, però, di periodo di Quaresima e digiuno, il santo dovette declinare il dono e per non offendere i sovrani, trasformò i piatti che imbandivano la tavola in bianche colombe di pane.
Tradizione dell’agnello
La tradizione di mangiare l’agnello per Pasqua arriva dall’usanza ebraica del Pesach, anche se il rituale dell’agnello sacrificale, con il quale propiziarsi il volere degli Dei, esisteva in molte culture pre giudaiche.
Ecco, adesso che conoscete bene tutte le tradizioni della Pasqua, siete pronti per affrontare coscienziosamente queste festività e, perché no, potete farne sfoggio di conoscenza al pranzo con i parenti.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli