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Muore a 61 anni poche ore dopo il padre

David Biancolini aveva studiato all’Andrea Del Rosso a Grosseto ed era diventato geometra. Quando ha saputo della morte del padre si è precipitato a casa sua: si è sentito male in ascensore. Il ricordo dell’amico Luca: «Un dolore insopportabile»
A sinistra Davide Biancolini, a destra Giuseppe Biancolini
A sinistra David Biancolini, a destra il padre Giuseppe

GROSSETO. Da Chianciano Terme lo avevano mandato a studiare a Grosseto, alla scuola Andrea Del Rosso. Si era diplomato geometra e in quei cinque anni da studente fuori sede, trascorsi in un appartamento nel quartiere di Barbanella, era entrato a far parte del gruppo della piazzetta, uno dei più numerosi di Grosseto. Piano piano aveva fatto amicizia con tanti ragazzi della sua età che oggi non riescono a darsi pace. 

David Biancolini, 61 anni, è morto giovedì 14 marzo, stroncato da un infarto poche ore dopo suo padre Giuseppe, che di anni ne aveva 98. 

Ucciso da un infarto in ascensore

Biancolini, giovedì mattina, era nella sua casa di Chianciano Terme quando è stato raggiunto dalla telefonata che non avrebbe mai voluto sentire: suo babbo Giuseppe era morto. Il sessantunenne si è precipitato a casa del genitore. Non ha nemmeno preso l’auto per raggiungere l’abitazione dell’anziano

Arrivato nel portone, è entrato dentro l’ascensore. Un gesto, quello, che non faceva mai. Ed è lì che si è consumata la tragedia: David si è accasciato ed è morto. Per tirarlo fuori, è stato necessario spaccare la porta. I soccorsi sono stati avvisati, ma per lui ormai non c’era più nulla da fare. 

Le salme di padre e figlio sono ora una accanto all’altra all’obitorio dell’ospedale di Nottola. I funerali di David e Giuseppe saranno celebrati venerdì 14 marzo negli impianti sportivi di Chianciano Terme. 

David lascia la compagna e un figlio di 17 anni. 

Un’amicizia nata al bagno Gabry

La notizia della morte di Biancolini è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Grosseto dove Biancolini era conosciuto da sempre: qui aveva studiato alle superiori, qui aveva tantissimi amici e sempre qui aveva continuato a coltivale la sua grande passione, quella per la musica. 

«È un dolore che toglie il fiato – dice Luca Agnoletti – con David ho condiviso non solo le scuole superiori ma anche la passione per la musica. Ha suonato per un po’ nel gruppo che avevamo messo su, i Demenza Cronica. Veniva da Chianciano per provare con noi, era un sassofonista bravissimo». 

Passione, quella per la musica, che aveva ereditato da babbo Giuseppe, membro dell’Anpi e testimone dell’antifascismo militante. Cantava le canzoni della Liberazione, insieme all’amata moglie Amelia, che se n’è andata qualche anno fa. E David, quell’amore per la musica, lo aveva continuato a coltivare. 

La famiglia senese, fin da quando David era piccolissimo, frequentava il bagno Gabry a Marina di Grosseto. «Io l’ho conosciuto lì – ricorda Agnoletti – avevamo la stessa età e ogni estate la passavamo insieme. Eravamo piccolissimi. Poi ci siamo persi di vista, ma l’ho ritrovato alle superiori». 

Uniti dalla passione per la musica

È stata la passione per la musica, per il rock anni ’70, a far incontrare di nuovo i due amici. «Avevo la Vespa con gli adesivi dei miei gruppi preferiti – dice Agnoletti – e parcheggiata davanti a scuola, ne vedevo una uguale alla mia, ma rossa, con gli stessi adesivi. Era targata Siena. Un giorno, alla fine delle lezioni, mi sono messo ad aspettare per vedere di chi fosse. È uscito David, non mi sembrava vero». 

Gli anni dei Led Zeppelin, dei Deep Purple, del rock suonato e cantato nei garage e in sale prove improvvisate. «Siamo rimasti sempre in contatto – aggiunge – soltanto qualche settimana fa è venuto a Grosseto a trovarmi. Lascia un vuoto che sarà impossibile colmare». 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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