GROSSETO. Parte un monitoraggio incrociato fra Camera di commercio e guardia di finanza sul mondo del turismo balneare, uno scambio di dati per individuare eventuali illeciti in un settore nevralgico per l’economia di Grosseto e Livorno.
Nel salone del comando provinciale della guardia di finanza di Grosseto è stato firmato il protocollo d’intesa tra la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ed i comandi provinciali della guardia di finanza di Grosseto e Livorno.
Un accordo nato per rafforzare le azioni a tutela della realtà economica turistico-balneare.
L’accordo, sottoscritto dal dottor Riccardo Breda, presidente della Cciia, dal comandante provinciale di Grosseto, colonnello Nicola Piccinni, e dal comandante provinciale di Livorno, colonnello Cesare Antuofermo, quest’ultimo fino a due anni fa comandante a Grosseto, pone le basi per rafforzare la collaborazione tra le istituzioni.
«Questo accordo – hanno detto – è finalizzato a migliorare l’efficacia complessiva delle misure a salvaguardia degli operatori onesti».
Di fatto, sia chiaro, viene ufficializzata e rafforzata una collaborazione che va avanti da tempo.
Scambio di informazioni per individuare eventuali illeciti
In particolare, però, da oggi l’attività di monitoraggio del tessuto imprenditoriale, operata dalle fiamme gialle nei territori di rispettiva competenza, potrà avvalersi dell’impegno, assunto dalla Camera di commercio della Maremma e del Tirreno, a fornire informazioni e notizie circostanziate, utili a prevenire ed individuare eventuali illeciti nel settore.
Un preziosissimo scambio d’informazioni grazie al quale sarà possibile circoscrivere specifici profili di rischio in uno dei settori più rilevanti per l’economia del territorio e, nel caso, intervenire.
A loro volta, i comandi provinciali interessati, nel rispetto delle norme sulla riservatezza, comunicheranno all’Ente, nel caso siano necessari provvedimenti, le risultanze emerse dalle proprie attività.
La firma dell’accordo si inquadra nella generale strategia di contrasto alla criminalità economico-finanziaria costantemente portata avanti dalla guardia di finanza che, grazie alla stretta sinergia con gli altri attori istituzionali che operano sul territorio, mira ad incrementare la possibilità di intercettare e colpire, sul nascere, le manifestazioni di illegalità che tentano di penetrare nel tessuto sano del Paese.
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