ISOLA DEL GIGLIO. Tra Cala Ficaiaccia e Punta del Lazzareto, dove naufragò la Costa Conrdia, anche quest’estate saranno vietate la pesca, le immersioni subacquee e l’ancoraggio.
Lo ha deciso la capitaneria di Porto Santo Stefano, che ha emesso un’ordinanza per disciplinare l’attività in quello specchio di mare: sì al transito e alla balneazione.
Un paradiso da preservare
Le attività di recupero dei fondali e di ripristino delle biocenosi in quello specchio d’acqua si sono concluse. E ora, l’Osservatorio di monitoraggio dell’Isola del Giglio, l’Ispra e l’Arpat hanno chiesto alla capitaneria l’adozione di un provvedimento con cui regolamentare la fruizione dell’area, per i prossimi cinque anni, per preservare le opere di ripristino ambientale eseguite e garantire la stabilizzazione degli habitat ricostituiti.
L’Ufficio marittimo, dopo aver interessato la Direzione general del patrimonio naturalistico e mare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha accolto la richiesta, adottando un provvedimento che prevede misure di tutela di un ambiente fragile e in corso di recupero, ma contempla anche una graduale restituzione dello specchio acqueo alla fruizione collettiva.
L’area, infatti, era stata già interdetta nel 2019 e il nuovo provvedimento ridimensiona i divieti previsti consentendo, dal 1° marzo, il transito e la balneazione – attività che non rappresentano elementi di rischio per i fondali marini – oltre che l’accesso agli enti scientifici per le attività di monitoraggio e ricerca, ma continuando a vietare l’ancoraggio, la pesca e le immersioni subacquee in quanto potenzialmente dannose per l’habitat marino.
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