MASSA MARITTIMA. È proprio nel cuore di Cittavecchia, a pochi passi dalla Cattedrale di San Cerbone e dal Palazzo Comunale di Massa Marittima, che durante le opere di riqualificazione dell’illuminazione pubblica di piazza Garibaldi, in seguito alla rimozione delle pietre del pavimento per la posa delle tubazioni, è emerso un lacerto della originaria pavimentazione di impianto medievale.
Laterizi posti di taglio con andamenti diversi che creano riquadri delimitati da bande oblique, simili ad alcuni frammenti emersi negli scavi del 2015 vicino alle mura, nel Giardino di Norma Parenti: è questo il ritrovamento, che potrebbe risalire al quattordicesimo secolo.
Massa Marittima e il suo cuore medievale
«Il rinvenimento effettuato nel corso dello scavo conferma l’importanza delle ricerche che stiamo svolgendo ormai da anni su Massa Marittima – dice il sindaco Marcello Giuntini – Il tratto di pavimentazione riemerso offre nuovi spunti di riflessione sull’utilizzo dei materiali da costruzione nella Massa Marittima trecentesca. L’amministrazione comunale segue con molta attenzione la ricerca scientifica sull’archeologia medioevale nel centro urbano di Massa Marittima, che, grazie alla proficua collaborazione con gli studiosi e la Soprintendenza di Siena Arezzo e Grosseto, ha consentito di effettuare importanti scoperte nell’area del giardino di Norma, presso il complesso delle Clarisse, nell’abitato di Cittanova e oggi nella piazza Garibaldi. I lavori effettuati nel centro storico costituiscono sempre una grande opportunità di approfondimento sulla storia della nostra città».
Sospesi i lavori di scavo
Il tratto di pavimento scoperto, verrà valorizzato per essere restituito alla città. Intanto, i lavori sono stati sospesi e gli addetti alla sorveglianza archeologica hanno eseguito le verifiche e gli accertamenti opportuni.
Gli interventi sono stati quindi adeguati all’esigenza di salvaguardare l’integrità della pavimentazione ritrovata. La soluzione prospettata dal gruppo di progetto prevede la variazione della disposizione delle linee di alimentazione per contenere l’altezza della stratigrafia e far sì che l’impianto possa essere posizionato senza dover interferire con gli elementi in cotto della pavimentazione rinvenuta.
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