ORBETELLO. Risolto il mistero del mulino di Orbetello. Il Comune, dopo una lunga ricerca, ha rintracciato l’atto di donazione, da parte degli eredi del vecchio proprietario, del mulino all’Amministrazione lagunare. Adesso, finalmente, è ufficiale che il mulino, che è un monumento storico, è di proprietà del Comune.
Quindi sono già partiti gli atti per chiedere alla Soprintendenza l’autorizzazione al restauro, nel dettaglio a rimettere le due pale mancanti.
La vicenda ha inizio nel gennaio dell’anno scorso, quando il maltempo ha spezzato due delle quattro pale del mulino.
Perché solo in quel momento si è capito che nessuno sapeva chi fosse realmente il proprietario del Mulino. Il Comune? Il Demanio? Un privato?
Un primo atto di donazione trovato alla Conservatoria
A dicembre scorso, il Comune, rintraccia alla Conservatoria di Stato un primo atto di donazione, da parte di Gino Consani, uno dei primi ragionieri di Orbetello, al Comune. Aveva lo studio in via Roma. Le sue volontà testamentarie erano chiarissime: il mulino veniva donato al Comune.
E, non per nulla, all’interno del mulino c’è ancora la targa che attesta la donazione.
L’atto, datato 23 giugno 1967, aveva però un problema non di poco conto. Non era stato perfezionato, perché il Comune non si era presentato dal notaio Sergio Galgani (classe 1924, ha cessato l’attività nel 1999) al momento della firma.
Così dal Comune è partita la ricerca degli eredi di Gino Consani. Che, alla fine, sono stati rintracciati.
Ecco l’atto definitivo di donazione
In questi giorni, con grande disponibilità, Daniela e Gianpiero Santini, eredi di Gino Consani, hanno portato in Comune un secondo atto, successivo di sole due settimane al precedente.
Questo atto, del 3 luglio 1967, è completo. È firmato da tutti, compreso il sindaco di allora, Tobia Savelli (Pci, guidò Orbetello dal 1962 al 1972).
Adesso che è finalmente chiaro chi è il proprietario del mulino, cioè il Comune, sono state effettuate le ultime formalità da altri notai della zona, in particolare mancava una registrazione. Quindi è stata contattata la Soprintendenza per avere le autorizzazioni al restauro, quindi a rimettere le due pale mancanti.
Adesso c’è solo da aspettare il via libera. La speranza è di farcela per Pasqua, ma in ogni caso entro l’estate la laguna di Orbetello riavrà il suo simbolo. Con le 4 pale.
Il mulino di Orbetello era uno di una serie di 9
Forse non tutti lo sanno ma, in origine, i mulini erano 9. Tutti in fila lungo la laguna di Orbetello, alcuni anche a terra.
Furono i Senesi, a costruirli, nel ‘400. E, in origine, non avevano le pale. Servivano a macinare il grano, portato ai mulini con i barchini. I 9 mulini funzionavano grazie al movimento dell’acqua della laguna che, ogni 6 ore, entrava e usciva. Erano macchine idrauliche eccezionali per l’epoca.
Durante il periodo dello Stato dei Presidi, che fu sotto la dominazione spagnola dal 1557 al 1707 (poi passò dal 1708 al 1733 alla corona d’Austria, e, infine, dal 1733 al 1801 ai Borbone delle Due Sicilie) furono aggiunte le pale, che sfruttavano i venti che soffiano sulla laguna (quattro a maestrale e cinque a scirocco).
Otto dei nove mulini sono andati perduti.
Fino all’inizio del ‘900 ce n’erano ancora 5, compreso quello nella laguna. Furono distrutti per fare posto alla costruzione dell’Aeroporto Ovest , primo Idroscalo di Orbetello durante la Prima Guerra Mondiale.
L’ultimo rimasto si trova in fondo al paese, all’inizio della diga fatta costruire nel 1842 dal Granduca Leopoldo II.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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