Il Parco: «No alla chiusura dei varchi sull'Aurelia: le soluzioni esistono» Skip to content

Il Parco: «No alla chiusura dei varchi sull’Aurelia: le soluzioni esistono»

Il Parco della Maremma sottolinea l’errore di dividere il territorio in due. Ci sono soluzioni alternative praticabili
La chiusura di uno dei varchi dell'Aurelia: il Parco è contrario
La chiusura di uno dei varchi dell’Aurelia: il Parco è contrario

GROSSETO. Soluzioni semplicistiche e non condivise con il territorio. Il Parco della Maremma critica duramente la scelta di Anas di chiudere i varchi sull’Aurelia a sud di Grosseto. Mentre il territorio aspetta da 50 anni un’autostrada o almeno una vera messa in sicurezza dell’Aurelia, certe soluzioni tampone rappresentano solo un problema.

«La chiusura di 5 varchi sull’Aurelia – si legge in una nota – preoccupa molto l’Ente Parco della Maremma che tra le strategie fissate nel nuovo Piano integrato ha proprio posto quella di una maggiore connessione con i territori e con le aziende a monte dell’Aurelia nei comuni di Grosseto e Magliano».

«Lì è attivo un tessuto imprenditoriale agricolo e ricettivo di fondamentale importanza per il Parco e per la fruizione turistica. È quella anzi una delle zone con maggiore potenzialità di sviluppo, tanto da essere stata presa in considerazione tra quelle di possibile ampliamento dell’area protetta».

No a soluzioni semplicistiche e non condivise dal territorio

«Il tema della sicurezza è di prioritaria soluzione, ma non può essere affrontato con soluzioni semplicistiche e non condivise con il territorio. Artur Bloch, autore delle umoristiche leggi di Murphy, diceva che “i problemi più complessi hanno soluzioni semplici, facili da comprendere e sbagliate”, sembra questo un caso paradigmatico».

«La chiusura delle connessioni con la viabilità locale non è tanto un tema tecnico – come sembra aver approcciato Anas – quanto un tema complesso e strategico».

Non separare costa e entroterra

«Tra i più grandi problemi del territorio c’è infatti quello di una cesura funzionale e viabilistica tra costa e entroterra, che produce disparità e limita la capacità di sviluppo di vaste aree che hanno invece elevate qualità ambientali e paesaggistiche e forte capacità di destagionalizzare l’offerta turistica».

«Le soluzioni esistono e devono essere messe in atto prima delle chiusure».

«Sotto il profilo della ciclabilità, per esempio, la strada di Cupi e le 3 strade di Banditella possono essere tra loro collegate e fatte confluire nella strada del Molinaccio che porterebbe direttamente ad Alberese. Qui il sottopassaggio ferroviario è già esistente e potrebbe essere facilmente adeguato. Manca invece il passaggio al di sotto dell’Aurelia che dovrebbe essere realizzato ex novo».

«Un itinerario ciclabile di questo tipo potrebbe essere promosso tra quelli già offerti dal Parco e rappresenterebbe un volano importante di sviluppo per la zona».

«Il Parco è a disposizione per individuare soluzioni di connessione e per supportare abitanti e imprenditori della zona – afferma il presidente Simone Rusci – confermando l’importanza e la strategicità del collegamento tra area protetta e area contigua e tra il Parco della Maremma e le aree nel comune di Magliano». 

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