di Lina Senserini
GROSSETO. La vite è una pianta di mare, che dal mare è arrivata fino a noi, che dal sole, dalla terra salmastra e dalle brezze marine sa trarre sfumature di sapori uniche. Lo andava ripetendo con convinzione – proprio parlando dei vini maremmani – uno dei più gradi enologi di tutti i tempi, Giacomo Tachis, che la Maremma amava come una seconda casa.
E oggi che i vini di questa terra meravigliosa si sono guadagnati fama e spazio sul mercato, merita raccontarli attraverso le etichette che una realtà storica e solida come la Cantina cooperativa “I vini di Maremma” ha deciso di dedicare proprio al mare.
La linea Albarese dei vini di Maremma, il mare nel bicchiere
«L’ampelografia maremmana è ricca di vitigni autoctoni che hanno il mare nel proprio Dna – spiega Massimo Tuccio, presidente della cantina cooperativa – come l’Ansonica e il Vermentino. Così come il Ciliegiolo e il Sangiovese, che pur maggiormente diffusi nell’interno, sono adatti anche alla produzione di vini freschi e di pronta beva, che si sposano con la nostra cucina di mare.
Del resto, una parte consistente dei nostri 230 soci hanno i vigneti sulla fascia costiera, da Follonica fino all’alto Lazio, e producono Ansonica e Vermentino, due vitigni di mare per eccellenza».
La linea di vini “Albarese” propone tre etichette Doc Maremma. Tre vini di maggior spessore e carattere rispetto alle line base, che hanno riscosso il gradimento dei consumatori:
- un Ciliegiolo in purezza (scarica la scheda)
- un Vermentino in purezza nella versione base (scarica la scheda) e nella versione bio (scarica la scheda)
- un Rosato da uve Ciliegiolo (Scarica la scheda)
«Il Vermentino – riprende Tuccio – è un vino di mare, coltivato in Liguria e in Sardegna, oltre che sulla costa maremmana, capace di regalare vini freschi, sapidi, ma dalla struttura ricca, con un bouquet profumato che si sposa alla perfezione con primi pitti di pesce, ma anche secondi non troppo elaborati. Con la linea Albarese abbiamo voluto rendere omaggio a un vitigno basilare per il nostro territorio, in cui i nostri soci credono e hanno investito. Non a caso siamo i più grossi produttori di Vermentino della Maremma».
Il Ciliegiolo nella versione rosso e rosato, la sorpresa sulla tavola
La vera sorpresa arriva dal Ciliegiolo, che nella versione Doc Maremma Rosato bio della linea Albarese, si propone come un vino delicato, fruttato, morbido, ma allo stesso tempo fresco e di pronta beva. Servito a una temperatura più fredda accompagna alla perfezione il crudo ed è adatto per gli aperitivi. E pur proponendosi come un vino “estivo”, durante le feste di Natale è un ottimo abbinamento con gli antipasti.
«Ma non va sottovalutato il Ciliegiolo vinificato in rosso, adatto anche ai piatti di mare, grazie ai tannini morbidi e vellutati – spiega Tuccio – che lo rendono perfetto con le zuppe e il cacciucco. Le nostre uve Ciliegiolo, peraltro, sono coltivare sulla costa, quindi i vini sono più sapidi, molto fruttati e avvolgenti, che accompagnano con eleganza un ricco menù di mare».
Sua maestà l’Ansonica
Tra i vini dedicati al mare non poteva mancare l’Ansonica, che la cantina I vini di Maremma produce in purezza nella linea Tramonto. Tra l’altro questo vitigno sta vivendo un periodo di grande riscoperta sulla tavola e sui mercati per le sue caratteristiche che lo fanno assomigliare per longevità e struttura ai rossi.
«Il nostro Ansonica ha una struttura più tannica, è un vino da bere giovane, ma che sprigiona il meglio di sé negli anni successivi alla vendemmia. La sapidità e la lunga persistenza fruttata lo rendono adatto a piatti di pesce azzurro al forno, insaporiti con gli aromi mediterranei», aggiunge Massimo Tuccio.
Bollicine maremmane nella flûte delle feste
“La bollicina di Maremma baciata dalla brezza del mare” è lo slogan che la cantina cooperativa ha voluto per lanciare, tre anni fa, il suo primo spumante: Mar Brio, un Doc Maremma Brut, da uve Vermentino in purezza, prodotto con il metodo charmat.
È la rappresentazione giocosa di un grande vitigno, che coniuga «l’intensità della nostra terra alla leggerezza della bolla. Vogliamo essere aperti alle novità, appassionati, pronti a gustare versioni nuove di vini moderni e non», conclude Massimo Tuccio, che da buon intenditore, consiglia Mar Brio per aperitivi e per accompagnare crostacei e frutti di mare.
1954-2024: 70 anni di amore per il vino
Nel 2024, la cantina cooperativa I vini di Maremma compie 70 anni. È nata, infatti, nel 1954, da quella Riforma fondiaria che ha cambiato il volto del territorio e il destino di tanti assegnatari.
Nella casa contadina, che fosse la famiglia tradizionale abbandonata anche grazie all’appoderamento, che fosse, invece, il piccolo imprenditore agricolo che iniziava una nuova era, la vigna accanto al podere e il vino sulla tavola, non poteva mancare.
Di questa cultura contadina è figlia la cantina cooperativa, che celebrerà questo importane giro di boa con una giornata di festeggiamenti e la pubblicazione di un volume che ne ripercorre la storia e le tappe principali.
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Cantina I vini di Maremma
Località Il Cristo – Marina di Grosseto (GR)
www.ivinidimaremma.it
+39056434426
info@ivinidimaremma.it
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Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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