GAVORRANO. Sonia Santi è tornata in carcere. La 36enne originaria di Suvereto deve scontare 14 anni per aver ucciso e rapinato, insieme a Mirko Meozzi, uno spacciatore 25enne nel bosco a Gavorrano, Bouazza Jarmouni e per aver ferito in maniera grave un altro ragazzo sempre di origini nordafricane, Rahaal El Jamouni.
La sentenza di condanna emessa dal tribunale di Grosseto il 24 novembre 2021 è diventata definitiva.
La Corte d’appello conferma: non c’è stata premeditazione
Sonia è stata portata al carcere Don Bosco di Pisa, dopo che la Corte d’appello ha confermato la sentenza di condanna del tribunale di Grosseto. Era stata la sostituta procuratrice Anna Pensabene, un anno fa, a presentare appello per il riconoscimento della premeditazione.
Ma anche secondo i giudizi fiorentini, così come è successo in primo grado, non hanno applicato l’aggravante della premeditazione.
Il procuratore generale presso la Corte d’appello aveva chiesto una condanna a 19 anni e 4 mesi. Senza però essere stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione, i giudici hanno ritenuto corretta l’applicazione del rito abbreviato che ha permesso lo scoto di un terzo della pena.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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