GROSSETO. «Babbo, se tu non puoi entrare alla recita, io non partecipo». Il clima che si respirerebbe in questi giorni alla scuola elementare in via Sicilia, sarebbe più o meno quello rappresentato dalle parole della bambina che si è rivolta così a suo padre, quando ha saputo che allo spettacolo dei canti di Natale, avrebbe potuto partecipare solo un genitore.
La notizia, arrivata via messaggio sulla chat di Whatsapp della classe e inviata dalla rappresentante, ha fatto storcere il naso a tutti i genitori delle quarte e delle quinte che stanno organizzando lo spettacolo. Perché, se è vero che non può esserci la capienza per nonni, nonne, zii e cugini, quella per entrambi i genitori dovrebbe essere garantita. Soprattutto perché, alcune delle coppie che hanno figli a scuola, sono separate.
La comunicazione via Whatsapp
La comunicazione ai genitori è arrivata via Whatsapp. «È stata la rappresentante di classe a scriverci che solo un genitore potrà assistere ai canti di Natale – dice uno dei babbi – e sinceramente non abbiamo nemmeno ben capito perché. Pare per problemi di spazio. Ma la comunicazione ufficiale da parte della scuola non è arrivata a nessuno. Se si tratta di una decisione presa, come pare, dalla dirigenza scolastica, dovrebbe essere riportata nel registro elettronico».
Il rammarico del padre della bambina è stato anche questo: che, oltre a dover scegliere se partecipare lui o la sua ex moglie alla recita della figlia, senza una comunicazione ufficiale non può nemmeno protestare con la scuola.
«Si è creata una situazione davvero incredibile – dice – perché pare che alle rimostranze di alcuni di noi, sia stata paventata l’ipotesi di annullare del tutto la recita».
Bambini delusi e genitori arrabbiati
Il babbo ha rassicurato la sua bambina: alla recita ci sarà, così come la mamma della bambina. «I bambini sono spaesati – dice l’uomo – perché è ingiusto dire loro che se va mamma non potrà esserci babbo. Ed è ancora più ingiusto minacciare di non farli recitare dopo che per tre anni, a causa del Covid, non hanno fatto alcuno spettacolo».
Quest’anno, il problema sembra essere lo spazio a disposizione per lo spettacolo nella scuola. «Io mi auguro – dice il babbo – che la dirigente ci ripensi o che si trovi un altro posto dove far fare lo spettacolo ai bambini. Io il giorno della recita mi presenterò a scuola; se non mi faranno entrare, chiamerò i carabinieri».
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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