O disattivi, o non autorizzi. Le bufale (pericolose) di Facebook | MaremmaOggi Skip to content

O disattivi, o non autorizzi. Le bufale (pericolose) di Facebook

Gira un nuovo post bufala copia e incolla su Facebook e Instagram. Cosa c’è di vero sul pagamento. E perché è bene non condividere
Uno dei messaggi bufala che girano su Facebopk
Uno dei messaggi bufala che girano su Facebopk

GROSSETO. State tranquilli, non c’è niente da disattivare. O da non autorizzare. Tanto l’autorizzazione l’avete già data iscrivendovi a Facebook (e/o Instagram) e certo un post non cambia le cose.

Eppure sono tantissimi, il feed di Facebook ne è invaso, che in questi giorni stanno ripostando la bufale del “anche io sto disattivando“, uno dei tanti post “copia e incolla” che da anni girano sulla rete.

Raccontando una verità che verità non è, in questo caso che Facebook stia diventando a pagamento. In altri casi che Facebook rubi le vostre foto.

Dietro la curiosa catena che invade il social c’è, in questo caso, una novità introdotta da Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, una novità assolutamente facoltativa

La versione a pagamento di Facebook e Instagram, senza pubblicità

La novità è stata introdotta da poche settimane per l’Europa da Zuckerberg: c’è, per chi la voglia, l’opzione di pagare un abbonamento mensile per utilizzare Facebook e Instagram senza pubblicità. 

Ma la gratuità di Facebook e Instagram come li abbiamo sempre usati è ancora prevista, anzi è la normalità. Quindi un utilizzo con le pubblicità legate alle nostre preferenze personali, che l’algoritmo traccia costantemente, grazie ai cookies (alla lettera “biscotti”, piccole stringhe di testo che raccolgono dati sugli utilizzatori della rete e che autorizziamo quando andiamo in un sito, ndr).

L’avrete provato tutti: se cercate in rete “viaggio in Maremma”, subito dopo su Facebook vi scorrono i post degli alberghi e degli agriturismi maremmani. Se cercate un’auto usata, ecco le concessionarie.

Funziona così da sempre. Facebook usa i profili degli utilizzatori della rete per proporre pubblicità ritenute interessanti per gli stessi.

Ora Meta offre da qualche settimana un’opzione: non vuoi le pubblicità “profilate” sui tuoi gusti? Pagaci un abbonamento

Se non paghi, continui a usare Facebook e Instagram come sempre hai fatto.

Il comunicato ufficiale di Meta, non le bufale che girano, lo spiega bene: «Crediamo fermamente in un’internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche. Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati», è scritto nella nota diffusa da Meta».

«Per ottemperare alle normative europee in continua evoluzione stiamo introducendo la possibilità di sottoscrivere un abbonamento. A novembre offriremo alle persone che utilizzano Facebook o Instagram che risiedono in queste regioni la possibilità di continuare a utilizzare questi servizi personalizzati gratuitamente con la pubblicità, oppure di sottoscrivere un abbonamento per non visualizzare più le inserzioni. Le informazioni delle persone che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento non saranno utilizzate per gli annunci pubblicitari».

Qualcosa di simile sta facendo Netflix. Da un annetto circa offre la possibilità di pagare meno l’abbonamento mensile (scende da 12,99 euro a 5,49 euro), accettando di vedere delle pubblicità in mezzo ai film e alle serie. Anche in questo caso la scelta è facoltativa.

Pagando l’abbonamento pieno, non hai la pubblicità.

La bufala del “io sto disattivando”

Da qualche settimana in tantissimi copiano e incollano questo post

“Anch’io sto disattivando! Così ora lo stanno facendo, appena annunciato su Channel 4 News. Facebook addebiterà a tutti gli utenti a partire da lunedì. Puoi fare un’opt-out facendo questo. Tieni il dito su questo messaggio e copialo. Non si può condividere. Non do il permesso a Facebook di addebitare 4,99 dollari al mese sul mio account, anche tutte le mie foto sono di mia proprietà e NON di Facebook!!! Un ringraziamento speciale a Larry per questo consiglio legale e a Tim Barker per aver pubblicato queste informazioni. A causa del fatto che tutti stanno lentamente venendo dirottati, sì dirottati non hackerati, stanno dirottando i nostri account, ora ancora di più. Giusto in caso di avviso: un avvocato ci ha consigliato di postare questo. La violazione della privacy può essere punita dalla legge. Nota: Facebook Meta è ora un ente pubblico. Tutti i membri devono pubblicare una nota come questa. Se non pubblichi un comunicato almeno una volta, si capisce tecnicamente che stai consentendo l’uso delle tue foto, così come le informazioni contenute negli aggiornamenti di stato del tuo profilo. Dichiaro che non do a Facebook Meta il mio permesso di usare nessuno dei miei dati o foto personali”

Un post falso in più punti, a partire dal quel Channel 4 News che non esiste.

Peraltro in molti post bufala c’è scritto “non condividete, copiate e incollate”. Questo ha uno scopo per chi l’ha pensato: quando condividete un post e poi lo cancellate, spariscono anche tutte le successive condivisioni. Copiando e incollando questo non avviene.

Del pagamento abbiamo già detto, sull’uso delle foto, l’autorizzazione l’abbiamo data a Facebook iscrivendoci.

È scritto chiaramente nel regolamento di Facebook, che accettiamo al momento dell’iscrizione.

Lo potete vedere alla pagina Policies Center. Scorrete fino al capitolo 3 dove c’è scritto che “alcuni contenuti che condividi, come foto o video, potrebbero essere protetti dalle leggi sulla proprietà intellettuale”. E ancora “mantieni la proprietà dei diritti di proprietà intellettuale su tutti i contenuti che crei e condividi su Facebook”.

Però c’è anche scritto che Facebook, per dare i propri servizi, ha bisogno di alcune autorizzazioni legali per utilizzare i contenuti. Che abbiamo accettato all’iscrizione.

In sostanza: “Quando condividi, pubblichi o carichi contenuto coperto da diritti di proprietà intellettuale su o in connessione con i nostri prodotti, ci concedi una licenza non esclusiva, trasferibile, sub-licenziabile, esente da royalty e mondiale per ospitare, utilizzare, distribuire, modificare, eseguire, copiare o visualizzare pubblicamente, tradurre e creare opere derivate dai tuoi contenuti”.

Quindi se condividi una foto dai il permesso a Facebook di salvarla nel server e condividerla.

Avete voglia a fare post in cui non autorizzate l’uso delle foto, sono totalmente inutili.

L’autorizzazione l’avete già data dall’inizio. Se non vi va bene, eliminate il vostro profilo e chiedete a Facebook, questo sì è possibile, di cancellare tutto il vostro materiale.

Perché è pericoloso fare il copia e incolla

C’è anche un altro aspetto, non secondario, legato a queste catene.

I truffatori su Facebook sono tanti. Adesso vanno di moda quelli che con un profilo falso, magari con il logo di Meta, vi avvertono che stanno per disattivarvi la pagina. Bloccateli, cancellate il messaggio, e fregatevene.

Il problema è che questi truffatori puntano soprattutto coloro che sono portati, diciamo così, a non conoscere i meccanismi che regolano il contratto che hanno stipulato con Facebook (e Instagram) iscrivendosi. O che, comunque, danno l’impressione di essere meno a conoscenza delle regole delle rete. E se fate copia e incolla delle bufale siete i primi ad essere messi nel mirino.

Quindi, fate attenzione.

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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