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In Maremma l’olio c’è ed è buonissimo

La produzione però è ancora insufficiente. A Castiglione della Pescaia i primi chili realizzato sull’oliveto dato alle fiamme, frutto della collaborazione fra Comune e Acot

GROSSETO. Con la campagna di raccolta delle olive ancora da chiudere, ma ormai i giochi sono fatti, i primi dati che arrivano dagli oliveti della Maremma sono davvero incoraggianti. Coldiretti Grosseto infatti, ha previsto un aumento tra il 10% ed il 15% in più di olive rispetto alla passata stagione. Un trend in controtendenza rispetto a quello che potrebbe essere lo scenario regionale, dove invece è prevista addirittura una contrazione del 20% di olio.

In alcuni casi addirittura del 90%.

Un vero e proprio allarme, considerando che l’olio è un prodotto in forte ascesa e che viene consumato sempre di più sulle tavole degli italiani.

 9mila aziende e 72 frantoi attivi

Sempre Coldiretti Grosseto sottolinea come la provincia di Grosseto è una dei principali territori a vocazione olivicola, con circa 20mila ettari di oliveti in produzione.

Numeri in crescita, con una particolare attenzione al recupero di piante abbandonate e nuovi impianti. Negli ultimi anni però la produzione è stata altalenante.

72 sono i frantoi attivi, dati Ismea, in Maremma con 3500 tonnellate di olio prodotto nel 2022, e 26mila tonnellate di olive frante. E quest’anno la qualità del prodotto e la quantità alla fine della raccolta, potrebbero dunque superar le aspettative.

 Castelli: «Il prezzo sarà da decidere»

Come sempre a far discutere sarà il prezzo di vendita al litro. «Non è stata una stagione particolarmente felice per noi – ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente provinciale di Coldiretti Simone Castelli – è stato un caldo torrido ed è mancata l’acqua. E poi ci sono state anche alcune grandinate ad agosto e le tante anomalie climatiche di questa complicata stagione: una situazione che mette sempre a dura prova le piante e le aziende».

Condizioni climatiche che però non hanno fatto abbassare la qualità del prodotto. 

Simone Castelli, presidente di Coldiretti

«Riteniamo che però la qualità sarò di livello, forse a fronte di rese inferiori – aggiunge – Dovremo monitorare le situazioni di nazioni come la Tunisia e la Spagna, ma anche la Grecia dove la riduzione di olio sembra che sarà importante, e destinata ad avere influenza sui prezzi per tutti. Sul prezzo ci sarà da discutere».

Soprattutto perché l’olio extravergine di qualità e quello della Maremma lo è sicuramente, non potrà soddisfare la domanda sempre crescente.

A Castiglione l’olio prodotto sull’oliveto incendiato

A Castiglione della Pescaia proprio sull’oliveto recuperato a ridosso della strada panoramica nord di via Papa Giovanni XXIII, che in precedenza era stato un parcheggio, è stato prodotto il primo raccolto.

Un’area verde pubblica ad alto valore paesaggistico, che era stata parzialmente interessata da un incendio e abbandonata ormai da tempo.

Il Comune ha acquistato il terreno grazie alla chiusura di una vecchia convenzione urbanistica rimasta indefinita per decenni, ed ha indetto un bando per la concessione onerosa del parcheggio e il recupero dell’oliveto soprastante per renderlo nuovamente produttivo. Ad aggiudicarsi il bando è stata poi Acot (associazione castiglionese ospitalità turistica), che ha subito iniziato i lavori di riqualificazione dell’area.

Il progetto, il cui obiettivo è la salvaguardia dell’ambiente e il miglioramento del paesaggio, ha previsto la potatura straordinaria e massiva delle piante per rimettere in produzione l’intero oliveto, ma anche tutta una serie di interventi per migliorare la fruibilità dell’area, dalla realizzazione di staccionate, sentieri sterrati, fossette per la regimazione delle acque piovane e illuminazione pubblica del parcheggio ad uso delle strutture ricettive della zona.

Un bell’esempio di sinergia tra pubblico e privato nel recupero e riqualificazione di aree abbandonate, un’ulteriore dimostrazione di impegno nella valorizzazione del proprio territorio.

L’olio di Castiglione fa bene all’ambiente

«Tra gli obiettivi della mia amministrazione – dichiara Elena Nappi sindaco di Castiglione della Pescaia – ci sono la definizione di atti mai conclusi, la prevenzione dagli incendi, la difesa dal dissesto idrogeologico, nonché la valorizzazione del patrimonio ambientale, ed in questo progetto siamo riusciti a comprendere tutti questi intenti, ottenendo anche un ottimo prodotto locale da far conoscere. Grazie ad Acot per questo primo raccolto che regala un nuovo brand promozionale al nostro territorio».

«Il comune interviene, solo se gli vengono date le risorse come soggetto attuatore dei lavori dalla Regione o dal Ministero. Spesso – afferma l’assessore al turismo Susanna Lorenzini – si parla di impatti negativi del turismo sul tessuto locale, soprattutto a livello di sostenibilità ambientale. Questo progetto dimostra che è possibile non solo rispettare l’ambiente ed il paesaggio ma addirittura contribuire alla loro tutela e valorizzazione».

«Questa produzione – aggiunge Paolo Pieraccini, presidente di Acot – è il frutto di una sinergia fra il Comune e gli albergatori, e rappresenta l’esigenza di coniugare i rispettivi interessi, che sono per noi avere dei parcheggi per gli ospiti e per il Comune la possibilità di limitare il rischio incendio e idrogeologico di quella zona, oltre naturalmente a valorizzare l’intera area. Un esempio perfetto di quando il pubblico e il privato s’incontrano e creano effetti virtuosi».

L’olio di Castiglione, con l’etichetta appositamente realizzata che riporta il logo di Acot e del Comune, potrà essere “assaggiato” negli eventi di promozione turistica che saranno programmati dall’Amministrazione.

 

 

 

 

 

Autore

  • Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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