Visita rinviata 4 volte: «Non si è presentato, dovrà anche pagare il ticket» Skip to content

Visita rinviata 4 volte: «Non si è presentato, dovrà anche pagare il ticket»

L’uomo si è visto rimandare a casa dall’ambulatorio di via Don Minzoni o perché il medico era ammalato o perché il suo nome non risultava tra i prenotati. E all’ultimo appuntamento gli è stato detto che era in lista la volta prima
L'ambulatorio di via Don Minzoni
L’ambulatorio di via Don Minzoni

GROSSETO. Il primo appuntamento per una prima visita oculistica al poliambulatorio grossetano di via Don Minzoni, gli era stato dato per il 9 ottobre. La prenotazione al Cup risaliva al 13 giugno. Dunque, 4 mesi per una prestazione non urgente, ci stanno. Ma averla fatta quella visita!

Sì perché Florindo Rosa, ex comandante del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri, protagonista della vicenda, il medico deve ancora vederlo.

La storia sembra uscita dalla penna di Kafka e, se non riguardasse un problema di salute, ci sarebbe quasi da ridere. È lui stesso a raccontarla, anticipando che si rivolgerà alla procura della Repubblica, «non tanto per denunciare quello che è successo a me – dice – ma perché certi disservizi non devono capitare a nessuno».

9 ottobre, appuntamento 1: la dottoressa è ammalata

Nella tarda mattinata del 9 ottobre, Florindo Rosa si presenta al poliambulatorio di via Don Minzoni. L’oculista che lo aveva in cura è andato in pensione e farà la sua prima visita con un altro medico.

Ma la dottoressa è ammalata e tutte le prestazioni della mattina sono rimandate al lunedì successivo, il 16 ottobre. «Non c’è un altro medico che la possa sostituire, evidentemente. Ma pazienza, mi dico, sono cose che capitano e, per mia fortuna, abito a Grosseto e non devo fare troppi chilometri», aggiunge.

16 ottobre, appuntamento 2: la visita va prenotata di nuovo 

Rosa va puntuale una settimana dopo all’ambulatorio oculistico, come gli è stato detto la volta precedente.

«Ma quando sono arrivato al piano indicato e mi sono rivolto all’operatore, mi sono sentito dire che la dottoressa non sta recuperando le visite secondo la lista e che, nel mio caso, la visita va prenotata di nuovo. Ho iniziato a spazientirmi e a quel punto un‘infermiera, gentilissima, mi ha accompagnato al Cup dove mi hanno dato appuntamento il 18 ottobre. Sempre con la stessa richiesta medica».

18 ottobre, appuntamento 3: «Il suo nome non è in lista» 

Due giorni dopo, il 18 ottobre, riecco Florindo Rosa in via Don Minzoni: si presenta di nuovo all’infermiera, ma anche questa questa volta la visita non viene fatta. E il problema è un altro.

«Mi hanno spiegato che la prenotazione fatta il lunedì precedente non risultava nell’elenco. Non so se per un inghippo tecnico o cos’altro. A quel punto, pregandomi di avere pazienza, che il medico è uno e ci vuole tempo, mi hanno rimandato al 6 novembre, alle 9, sempre con prenotazione Cup e sempre con la stessa richiesta».

6 novembre, appuntamento 4: «Lei era in lista il 18 ottobre»

Ieri mattina, 6 novembre, prima delle 9, Florindo Rosa è davanti all’ambulatorio oculistico in via Don Minzoni. Ma purtroppo non è ancora finita.

«Non riuscivo a credere alle mie orecchie, quando mi hanno detto che ero in lista il 18 ottobre. Anzi, che, non avendo disdetto la visita avrei anche dovuto pagare il ticket», racconta Rosa.

«A quel punto ho davvero perso la pazienza – riprende – e ho chiesto di parlare con un capoufficio, un responsabile che fosse in grado di spiegarmi cosa fosse successo. E mi sono sentito rispondere che non c’è un capoufficio, né un responsabile, ma che avrei potuto rivolgermi agli uffici nella palazzina accanto e parlare con la dottoressa Olivieri».

Ma anche la dottoressa non c’è e a Florindo Rosa non resta che tornare nell’altro edificio e rivolgersi di nuovo al Cup, dove l’impiegata gli conferma che la sua prenotazione per il 6 novembre non esiste.

«Ho chiesto allora di parlare con il responsabile del Cup e mi hanno detto che non è presente in sede, ma che avrei potuto salire al quinto piano e rivolgermi alla responsabile della struttura. Ma anche lei non c’era e l’impiegato che mi ricevuto mi ha detto di scrivere all’Urp».

«Mi rivolgerò alla procura della Repubblica»

Rabbia e frustrazione, un rimpallo kafkiano di responsabilità e alla fine la visita non è stata fatta, né prenotata. «Una cosa del genere è inaccettabile – dice Rosa – pago le tasse da 40 anni, non ho mai avuto bisogno nemmeno del medico curante e ora che devo fare una visita devo rivolgermi agli ambulatori privati?

Io abito a Grosseto, non mi devo spostare, non ho bisogno di aiuto, ma un anziano, in una situazione come questa cosa può fare? Altro che Urp, scriverò alla procura della Repubblica tramite i Nas, per denunciare quanto è accaduto perché non succeda anche ad altri, magari in condizioni più difficili delle mie», conclude. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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