SCARLINO. Succede anche questo nel caos della medicina di base, messa in ginocchio da un problema contingente: non ci sono abbastanza medici.
In sostanza non ci sono medici di assistenza primaria (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta) disponibili a coprire le zone carenti in provincia di Grosseto, tantomeno per le sostituzioni temporanee.
Per questo è molto difficile trovare medici che sostituiscano i colleghi che cessano dall’attività, per pensionamento o per altro incarico. Il problema si estende a livello nazionale.
La Asl lavora per trovare i medici sostituti, con tutte le iniziative per garantire la continuità assistenziale di base: aumento condiviso del massimale (il tetto massimo di assistiti in carico), l’obbligo di ambulatorio in determinati comuni e frazioni, messa a disposizione gratuita dei locali.
Però emergono difficoltà legate alla disponibilità dei medici ad accettare incarichi di sostituzione provvisoria, in attesa dell’assegnazione ufficiale, o ad accettare una determinata sede di assegnazione.
Così succede che fra Scarlino e Follonica il medico di base abbia dei problemi personali per i quali deve essere spesso sostituito. Ed è diventato una sorta di realtà virtuale.
Ce lo scrive una nostra lettrice che abita nella zona, con una lettera che fa capire la situazione.
«Cosa ha scritto oggi la dottoressa sul telefono?»
«Questa è la domanda che quasi ogni giorno persone a me vicine – scrive Beatrice Ramazzotti -, con un’età avanzata, e con necessità di cure importanti e scarsa dimestichezza digitale, mi rivolgono».
«Da mesi infatti ci sono circa 1.800 pazienti tra Scarlino e Follonica che non hanno più un medico di base».
«O meglio ce l’hanno, ma solo su WhatsApp. Un’entità virtuale che ogni giorno – pazientemente – modifica lo status sul proprio profilo social per indicare il sostituto del giorno (o dei giorni), gli orari, i numeri di telefono. E così le nostre rubriche si riempiono di numeri e nomi di dottori che non vedremo mai di persona e che, quando va bene, ti rispondono la sera, ovviamente su WhatsApp».
«Medici stressati che non riescono a gestire la mole di pazienti, le urgenze, i bambini, gli anziani, le richieste di medicinali, i giorni di malattia, le modifiche, le pratiche, la burocrazia. Dottoresse e dottori che cercano di fare il proprio dovere, ma che sono esseri umani come noi e come noi si sentono sfiduciati e abbandonati».
«Nell’ultima visita che ho fatto di persona la dottoressa del giorno è scoppiata in lacrime davanti a me, dicendomi che stava vivendo un incubo».
«Cambiare medico è impossibile: nel raggio di 70 km non c’è possibilità, come ben evidenziato sul sito della Regione Toscana».
«Questa è una situazione di cui nessuno parla e di cui mi sento di fare da portavoce, ringraziando comunque il dottor WhatsApp che in qualche modo – e come può – cerca di tamponare una realtà assurda e inaccettabile».
«Sono abbastanza grande da ricordarmi quando il medico di base veniva a casa. Si metteva a posto la casa per l’occasione. E siamo passati da questo a Whatsapp».
L’Asl: «Cerchiamo di ridurre i disagi al minimo. Il medico rientra il 6/11»
Sul caso interviene l’Asl con una nota.
«In riferimento alla segnalazione inviata ai media locali in merito all’attività del medico di medicina generale di Scarlino, la direzione di zona precisa che quanto raccontato dalla cittadina è sotto la costante attenzione della direzione dalla zona distretto Amiata Grossetana – Colline Metallifere – Grossetana».
«In un contesto di generale carenza di medici di medicina generale, la malattia di un medico di medicina generale, il cui rientro in servizio è previsto per lunedì 6 novembre, ha causato questi temporanei disagi».
«Grazie alla collaborazione di altri medici di medicina generale della medesima Aggregazione funzionale territoriale (Aft), la zona distretto sta provando a trovare soluzioni che possano ridurre al minimo le problematiche per gli utenti».
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