GROSSETO. La strada verso per una piena vivibilità delle città italiane è sempre in salita e il capoluogo maremmano prova a scalarla.
Negli ultimi 30 anni, la crescita degli indicatori sulla salubrità dei capoluoghi è lenta e altalenante. Al netto di lievi miglioramenti, le emergenze urbane restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, alti numeri di automobili in circolazione rimangono le questioni più critiche da affrontare.
Queste le criticità evidenziate dalla tredicesima edizione di “Ecosistema Urbano 2023”, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo.
Ecosistema Urbano: guida Trento, Grosseto 73esima
A guidare la graduatoria per performance ambientali c’è la città di Trento, seguita da Mantova e Pordenone. La prima città del sud è Cosenza, settima in classifica.
Roma è solo 89esima. Fanalino di coda: Caltanissetta (103esima).
Milano scende al 42esimo posto (era al 38esimo posto), Firenze slitta alla 53esima posizione e Genova sale alla 58esima.
Buone notizie per la città di Grosseto. Dall’82esima posizione dello scorso anno, raggiunge la 73esima.
La scalata di Grosseto
Il capoluogo maremmano prova a scalare la classifica con soluzioni concrete, come aveva annunciato l’assessore Riccardo Megale, anche per la mobilità cittadina e poter vivere meglio i suoi spazi aveva riservato novità. Dalla pedonalizzazione in piazza Duomo e piazza Dante all’istituzione di “aree 30”.
Grosseto ha fatto bene nella raccolta differenziata che, nel parziale, fa ottenere alla città ben 9 posizioni. Dati in miglioramento anche sul fronte del trasporto pubblico e del suo utilizzo da parte delle cittadine e dei cittadini. In crescita anche il dato relativo alle piste ciclabili. In calo dispersione idrica e consumi idrici domestici.
Con gli spazi dedicati al verde e alla vivibilità cittadina, inseriti nei
progetti targati Pnrr, Grosseto avrà ulteriore possibilità di salire ancora in classifica.
Le criticità di Grosseto evidenziate nel report
I numeri delle vittime della strada continuano a destare preoccupazione e c’è da vigilare su quelli sulla quantità di rifiuti prodotti, sul solare pubblico e sul tasso di motorizzazione per fare di più e meglio nei mesi che verranno.
I riflettori rimangono accesi sulle polveri sottili (Pm10): dalla 29esima posizione dello scorso anno, nel 2023 si è attestata alla 42esima. Il quadro nel complesso è positivo e fa ben sperare per il futuro, a patto che l’impegno continui a essere costante.
«Grosseto – ha commentato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – dimostra di aver imboccato, ormai da anni, la strada giusta. Gli interventi messi in atto sono stati molti e su vari fronti: dalla mobilità sostenibile alla qualità dell’aria, passando da un utilizzo più sostenibile delle risorse. A fare da corollario alle azioni intraprese dall’amministrazione è da segnalare anche una maggiore consapevolezza e sensibilità da parte delle cittadine e dei cittadini che, rispetto al passato, prestano molta più attenzione al loro impatto quotidiano».
Esempio lampante sono i dati relativi alla raccolta differenziata. «Che continuano a registrare percentuali in positivo – dice Gentili – Indubbiamente, la strada è ancora lunga e c’è ancora tanto da fare sia sul fronte della riduzione degli impatti che dell’attuazione di comportamenti virtuosi da parte di singoli e comunità. Il percorso in positivo, a differenza di altre importanti città dello stivale, dimostra però che le difficoltà sono sormontabili e che, continuando ad alzare l’asticella, sarà possibile raggiungere risultati sempre più ambiziosi».
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