GROSSETO. Il Grifone è evaporato. Di colpo. Il vuoto è stato totale, inaspettato come il gioco delle tre carte. “Ora c’è, ora non c’è”. Il rebus, adesso, è sul tavolo del direttore sportivo Filippo Vetrini, nella testa di Bonuccelli, nei pensieri di Lamioni. Negli incubi del popolo biancorosso.
Dopo gli scricchiolii di riprese poco brillanti, dunque, è caduto il solaio. Il non gioco è stato generale includendo reparti, singoli, panchina. Non si è salvato nessuno, nemmeno il tecnico, il quale ha sudato sette camicie per dare consigli ad una squadra completamente sorda. In questo panorama temporalesco, il Grifone è uscito indenne conquistando un punto in classifica, e non è cosa da sottovalutare.
Una situazione da analizzare
Piuttosto sono da rintracciare le cause di tanta bruttezza, capire, valutare i perché e cosa ha causato il cortocircuito. I biancorossi sono in grado di svolgere un bel calcio, sanno accelerare, colpire, prendere in mano la partita, sanno anche divertirsi e far divertire.
Lo dice il cammino fatto fino alla Sangiovannese. Una strada foderata da ottime interpretazioni di gruppo, di singoli spavaldi, di giovani rampanti, di avversari battuti. Nonostante i grandi disturbi nati da infortuni come quelli di Morelli e Sabelli, la naturale scarsa forma fisica di Bensaja, lo spogliatoio mandava positivi segnali di applicazione imponendosi per schemi, velocità, fantasia.
Nel dopo gara con i ragazzi di Bencivenni, sia Vetrini che Bonuccelli sono apparsi spiazzati e preoccupati dalla nuova, inaspettata situazione dello spogliatoio. Vetrini ha usato l’affilatissimo bisturi personale, l’allenatore ha cercato parole meno graffianti. Entrambi trasudavano amarezza.
Lavorare (con calma) per la C
Calma è la parola più opportuna da pronunciare per riprendere i fili andati smarriti, calma. Non ci sono imputati, nemmeno sentenze. Il Grifone è nato per prendersi il passaporto per la C, ha una rosa splendente, una società alle spalle che controlla ogni dettaglio, anche il più banale. La base è quella giusta. Calma, dunque, e nessun sospetto.
Giovedì 26 ottobre (alle 20) l’uccellaccio torna in campo per affrontare l’Ardea Nuova Florida nei 32esimi di coppa Italia allo Zecchini. Sarà quello il momento per cancellare le strane sensazioni che si sono impadronite dell’ambiente portato a deprimersi con la velocità della luce. Poi la trasferta di Figline potrà dare quelle risposte che per adesso restano in sospeso. Oltre alla calma occorre fiducia.
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Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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