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Si chiude un’era: va all’asta l’ippodromo del Casalone

Il prossimo 31 gennaio 2024 la prima asta per la vendita dell’intero complesso di via Aurelia Antica: la base è di 3,8 milioni di euro
Una veduta dell’ippodromo del Casalone

GROSSETO. Di fatto l’ippodromo del Casalone, gioiello sportivo della città da quasi un secolo, è stato realizzato infatti nel 1925 nella zona della fattoria di Gorarella dei Ricasoli, è chiuso dal 2018. Ci sono state alcune manifestazioni, ma le corse di cavalli hanno lasciato la città da un pezzo.

Ora l’impianto va all’asta.

La prima è prevista il prossimo 31 gennaio 2024, di fronte all’avvocato Mirko Bonari, delegato alle operazioni di vendita dal giudice dell’esecuzione, dottoressa Cristina Nicolò.

Le (eventuali) buste, saranno aperte alle 8,30.

I lotti in vendita, dopo il pignoramento da parte della banca, sono tre. Ma, a dire il vero, quello principale è il lotto I, che riguarda l’impianto sportivo nel suo complesso.

L'ippodromo del Casalone
L’ippodromo del Casalone

Ippodromo del Casalone, un impianto da 200.000 metri quadri

Il grande impianto, con le piste in erba, dove soprattutto si correva al galoppo, va all’asta per 3.8 milioni di euro, con rialzi minimi di 20mila euro. La somma minima offribile è di 2,850 milioni di euro.

Il lotto comprende la piena proprietà del complesso immobiliare costituito dall’ippodromo di via Aurelia Antica.

I beni immobiliari dell’ippodromo (terreni, fabbricati, strutture ed impianti) per una superficie complessiva di circa mq. 200.000, sono destinati allo svolgimento e all’organizzazione di eventi e manifestazione di natura ippica e delle corse dei cavalli.

Il complesso immobiliare è posto nella zona sud del capoluogo in via Aurelia Antica lungo la quale si sviluppa per un fronte di oltre 600 metri.

Parte del complesso immobiliare è stato realizzato antecedentemente al 1° settembre 1967, nel corso degli anni è stato poi oggetto di molti interventi di ristrutturazione, ampliamento, adeguamento degli impianti alle nuove disposizioni legislative e ai regolamenti del settore di pubblico spettacolo, che hanno inciso sulla consistenza dei fabbricati e dei manufatti, pur mantenendo la medesima destinazione d’uso.

All’interno dell’ippodromo sono presenti le piste coltivate a prato per ospitare le corse, gli allenamenti e le manifestazioni ippiche, le scuderie storiche costituite da box e sellerie, l’area destinata al pubblico composta da tribune, bar, ristorante e sale scommesse, la zona destinata agli uffici, l’area delle scuderie e dei fabbricati denominata “Tris” (quest’ultima attualmente in locazione a una società che ha effettuato sui manufatti delle opere edilizie quali recinti, pergolati e muretti a servizio dell’attività di loro competenza) e l’area dei fabbricati posti nella zona denominata “Fosso Martello (questa attualmente in locazione a una società che esercita la propria attività sociale di recupero di animali). 

Un progetto mai decollato

Circa un anno fa era stato presentato un progetto di trasformazione dell’intera area, per la realizzazione di un palazzetto dello sport e altri impianti sportivi ma, da allora, non ci sono stati sviluppi.

Ora l’impianto va all’asta, all’inizio del 2024. Si chiude un’era.

Qui sotto l’articolo di MaremmaOggi quando fu presentato il progetto di trasformazione dell’ippodromo.

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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