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Nuovo distretto sanitario Colline Metallifere, al via l’iter

La nuova suddivisione staccherebbe i comuni di Massa, Monterotondo, Montieri, Follonica, Scarlino e Gavorrano dal “distrettone” che comprende anche l’area grossetana e l’Amiata
Una seduta del Consiglio regionale (foto d'archivio)
Una seduta del Consiglio regionale (foto d’archivio)

FIRENZE. La sua nascita era stata preceduta e seguita dale polemiche. Troppo sbilanciata la perimetrazione delle due zone-distretto in cui era è stata divisa la parte grossetana dell’Asl sudest: da una parte la piccola “Colline dell’Albegna”, dall’altra il distrettone Amiata Grossetana – Colline metallifere – area Grossetana, due terzi della provincia.

Ora il distrettone, governato dal Coeso Sds che comprende i comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Castell’Azzara, Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Civitella Paganico, Follonica, Gavorrano, Grosseto, Massa Marittima, Montieri, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora, Scansano, Scarlino, Seggiano, Monterotondo e Semproniano, potrebbe essere ridimensionato.

Come del resto era stato invocato da più parti, soprattutto considerando che in provincia di Siena e Arezzo, le zone-distretto sono tre.

La parola alla commissione sanità

Oggi, 17 ottobre, è stata illustrata in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), la mozione che chiede la riorganizzazione dei servizi socio-sanitari territoriali nell’area delle Colline Metallifere.

L’atto, il cui primo firmatario è Stefano Scaramelli (Italia Viva), impegna la Giunta «a valutare, di concerto con la commissione Sanità e attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze degli enti locali, la necessità di una proposta per l’istituzione di un nuovo distretto socio-sanitario».

La nuova zona dovrebbe corrispondere ai comuni di Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Follonica, Scarlino e Gavorrano, che di fatto si staccherebbero dal distrettone.

2000 firme per il nuovo distretto

La mozione fa riferimento a una petizione firmata da 2000 cittadini, residenti nella zona di Massa Marittima, che chiedono «l’istituzione di tale distretto al fine di consentire una migliore capillarizzazione dei servizi sociali e sanitari».

La Commissione ha deciso di avviare un programma di lavori di approfondimento sulla situazione dei distretti sanitari che coinvolgerà, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità e le rappresentanze di Comuni e enti locali.

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