GROSSETO. Il 35enne era in compagnia della sua fidanzata, si erano accampati con la loro tenda nel bosco nella zona di Bagni di Petriolo. Nel pomeriggio di ieri, domenica 15 ottobre, si era allontanato per cercare della legna probabilmente per accendere un fuoco. Poi però non era più tornato e la sua ragazza aveva allertato i soccorsi.

Il ritrovamento dell’uomo, originario di Empoli, è avvenuto all’alba di oggi, lunedì 16, e ha un cuore tutto grossetano.

Il dispiegamento di uomini arrivati per la ricerca era notevole. Oltre ai vigili del fuoco con i mezzi e un elicottero (una squadra era arrivata anche dal comando di Grosseto), era intervenuto anche il soccorso alpino e speleologico della Toscana con una squadra di tecnici della stazione Amiata, dotati di un’unità cinofila di ricerca in superficie e due unità cinofile molecolari. Sul posto erano arrivati anche i carabinieri e personale del 118.

Alessandro lo ha trovato vicino al fungo

Alessandro Paoletti, grossetano, guida ambientale escursionistica della cooperativa Le Orme, si trovava nella zona per caso. Per lui era una domenica qualsiasi. Una domenica che si è trasformata in pochi attimi in una “missione” di ricerca e salvataggio. «Ero lì quando ho visto arrivare i mezzi dei vigili del fuoco, c’era anche un loro elicottero, mi sono preoccupato e sono andato a informarmi – racconta Alessandro – la sua ragazza mi ha detto che si era allontanato nella macchia in ricerca di un po’ di legna, poi non lo aveva più visto».

Così non ci ha pensato due volte e da conoscitore del territorio qual è, ha deciso di dare il suo contributo. «Mi sono sentito in dovere di dare il mio contributo – dice Alessandro – conoscendo bene quella zona, i suoi sentieri, le sue radure, ho deciso di mettermi anche io alla ricerca. So che a volte sulla cartografia non tutto è sempre segnalato in dettaglio, a volte la vegetazione si riappropria di vecchi sentieri, ci possono essere nicchie o anfratti non evidenziati. Si stava facendo buio, così ho deciso di non attendere oltre».

Purtroppo però, la notte è arrivata senza che il 35enne fosse ritrovato. «Il buio è arrivato senza che arrivassero notizie – racconta Alessandro – mi sono inoltrato nel bosco finché ho potuto. Poi alle prime luci del giorno ho raggiunto una zona del Farma che si chiama “Il fungo“, per via di una concrezione calcarea caratteristica. Era lì».

«Ho solo fatto la mia parte»

Contento che fosse stato ritrovato, il 35enne si è incamminato con Alessandro verso i soccorsi. «Presentandomi mi sono assicurato che si trattasse del ragazzo che stavano cercando – dice Alessandro – e vedendo che era sì infreddolito ma non ferito, lo ho invitato a fare due passi. Così, camminando, abbiamo raggiunto in pochi minuti i vigili del fuoco che erano non tanto lontani da noi».

La ricerca dunque è finita bene, con un selfie che immortala le facce sorridenti di Alessandro e del turista. Un momento che ha sancito il ritorno alla normalità. Il ragazzo ha potuto così riabbracciare la sua fidanzata che lo aveva atteso preoccupata tutta la notte.

Alessandro, dalla sua, sente di aver fatto semplicemente quello che doveva essere fatto. «Ho deciso di dare il mio contributo per quello che potevo fare – conclude – sono contento di essermi reso utile alle ricerche, ho solo fatto la mia parte».