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«Abusata a 8 anni nell’agriturismo»

Agricoltore 82enne indagato dopo l’accusa di una ragazzina che aveva trascorso le vacanze con i genitori nella struttura: la denuncia è stata presentata 4 anni dopo, sequestrati i cellulari alla coppia di anziani
Il tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Toccata nelle parti intime quando aveva appena 8 anni. Nel giardino dell’agriturismo dove stava passando un periodo di vacanza con i suoi genitori. Abusata dal padre del proprietario della struttura ricettiva, che si trova in un paese della Maremma, per quattro o cinque volte di seguito. È questo il terribile racconto fatto da una bambina, che oggi ha 12 anni, e che vive in Germania con i suoi genitori. 

Una confidenza terribile, fatta dalla ragazzina quattro anni dopo, quando i suoi familiari stavano organizzando una nuova vacanza nell’agriturismo in Maremma dove erano soliti passare le vacanze. E dove lei, non voleva più tornare. 

È stato il padre, un italiano, a presentarsi al consolato, l’anno scorso, per denunciare l’uomo. Il sostituto procuratore Carmine Nuzzo ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata a carico dell’82enne, difeso dall’avvocato Roberto Baccheschi

La denuncia dopo 3 anni

Sono passati tre anni, tra gli episodi che sarebbero avvenuti nell’agriturismo, e il racconto della ragazzina alla madre, che con il marito stava decidendo la destinazione delle vacanze estive. La scelta stava per ricadere sullo stesso agriturismo dove la famiglia aveva già passato altre volte le vacanze. E dove l’anziano, padre del proprietario, era solito portare i bambini con lui nei terreni, per regalare loro un cesto di fichi o di pomodori da portare ai genitori. 

O per far fare loro un giro sul trattore, come aveva fatto anche con il fratellino della ragazzina. 

La dodicenne, ad aprile del 2022, disse a sua madre che non voleva tornare in vacanza lì. Perché l’81enne l‘aveva toccata, ridendole in faccia. Ogni volta, la bambina si sarebbe avvicinata all’anziano perché chiamata. Poi, l’uomo, dopo la violenza, non le avrebbe detto nemmeno una parola.  

Quattro o cinque, gli episodi denunciati dalla ragazzina, che è stata sentita dalla polizia tedesca. Episodi che sarebbero avvenuti all’esterno dell’agriturismo, ai quali non avrebbe assistito nessun altro. 

La bambina sarebbe stata l’unica di tre figli della coppia a subire quegli abusi. Gli altri due bambini, un maschio e una femmina, non sarebbero stati mai avvicinati dall’82enne.

È stata la piccola, la sera che ha confidato alla madre quello che avrebbe subito, a chiedere ai suoi genitori di reagire, di sporgere denuncia contro quell’uomo. E tre mesi dopo, il padre della ragazzina si è presentato al consolato

Sequestrati i telefoni dell’anziano e della moglie

Con l’accusa provvisoria di violenza sessuale aggravata, il sostituto procuratore Carmine Nuzzo ha iscritto il nome dell’82enne nel registro degli indagati ed ha affidato ai carabinieri tutti gli accertamenti. Carabinieri che, a conclusione delle attività, hanno messo nero su bianco che è «difficile contestare all’anziano i fatti attribuitigli dai querelanti perché molti elementi accertati in fase d’indagine non sono combacianti con la dinamica dei fatti esposti in querela dai predetti o comunque risultano insufficienti». 

Ci sarebbe, poi, un altro aspetto che è stato sottolineato dai militari. Ovvero che l’82enne, «persona anziana in età avanzata, è conosciuto in questa frazione e gode di buona stima e reputazione dai cittadini locali quale persona umile e lavoratore in quanto, nonostante l’età, continua a coltivare il proprio podere, a seminarlo, ad allevare bestiame ad uso prettamente familiare e professionale». 

All’inizio di settembre, il pm ha disposto la perquisizione e il sequestro dei cellulari dell’anziano e della moglie. Sequestro contro il quale l’avvocato Baccheschi ha presentato istanza di riesame: sono passati 4 anni, da quando sarebbero stati commessi gli abusi. Un tempo lunghissimo, per sperare di trovare qualcosa nei due telefoni cellulari di vecchia generazione. 

Il tribunale del riesame (presidente Andrea Stramenga, giudici Ludovica Monachesi e Agnieszka Karpinska) ha però rigettato l’istanza. I due cellulari, al momento, restano sotto sequestro. 

 

 

 

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