GROSSETO. Di quell’intervento effettuato all’ospedale Molinette di Torino, a marzo 2023, ne avevano parlato in tutti i notiziari nazionali e nelle riviste specializzate internazionali. Venne definito “miracoloso”, perché restituì l’uso parziale della vista a un uomo di 83 anni, non vedente a causa di due diverse gravi patologie.
Dell’equipe che aveva compiuto l’incredibile intervento, effettuato per la prima volta al mondo, faceva parte anche Vincenzo Sarnicola, insieme alle figlie Enrica e Caterina che hanno seguito le orme del padre in questa branca della medicina.
Il premio in Vaticano
E proprio per quello straordinario risultato, Sarnicola e il professor Michele Reibaldi, ordinario in Oftalmologia all’Università di Torino e direttore dell’Oculistica universitaria della Città della salute, che aveva volto il medico grossetano nella sue equipe, hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, consegnato il 9 ottobre, nell’aula magna della Pontificia università Urbaniana, in Vaticano.
Il premio viene assegnato ogni anno a chi ha saputo distinguersi nel proprio campo di lavoro e di studio. Nel caso di Sarnicola, la motivazione: «l’aver realizzato su di un paziente un autotrapianto dell’intera superficie oculare, operazione svolta per la prima volta al mondo. Una tecnica che ha fatto recuperare la vista a una persona che era completamente cieca da 30 anni».
«Un momento bellissimo – ha commentato Sarnicola – e una grande soddisfazione perché in questi studi sono coinvolte le mie figlie. Dunque un lavoro che ci emoziona non solo per i risultati clinici».
