MASSA MARITTIMA. Parte oggi, venerdì 6 ottobre, l’attività di chirurgia vascolare flebologica all’ospedale di Massa. Si tratta di nuovo servizio che va a implementare l’offerta delle specialistiche disponibili al Sant’Andrea.
L’Uos Flebologia è diretta dal dottor Mirko Belcastro, già specialista dell’Uoc Chirurgia vascolare del Misericordia, diretta dal dottor Federico Filippi.
Il nuovo ambulatorio di chirurgia vascolare flebologica
Da oggi i pazienti delle colline metallifere (e non solo) che presentano una patologia venosa superficiale, come vene varicose con o senza insufficienza delle safene, possono essere curati sul proprio territorio.
Il percorso prevede un primo accertamento diagnostico tramite eco-colordoppler venoso. Poi il chirurgo vascolare deciderà come intervenire sulla base della complessità del quadro locale e dello stato di salute. L’aspetto innovativo e il vantaggio maggiore per i pazienti sono legati alla possibilità di eseguire questo tipo di interventi in regime ambulatoriale, ovvero senza ricovero in reparto.
«Ogni volta che il paziente presenta le condizioni locali adeguate e un quadro clinico non grave, possiamo far ricorso alla chirurgia flebologica in regime ambulatoriale – spiega Belcastro – Questo significa ancora meno disagio in termini di tempo di ripresa, perché il paziente, operato solamente in anestesia locale, può tornare a casa camminando liberamente dopo poche ore. Si tratta di chirurgia mininvasiva indicata nei casi di insufficienza venosa cronica superficiale».
La termoablazione safenica
In particolare, viene impiegata la termoablazione safenica, tecnica che consente, attraverso un accesso chirurgico puntiforme, la chiusura immediata della vena, senza necessità di asportarla completamente, come accadeva in passato.
«La strutturazione di questo servizio all’ospedale di Massa Marittima rappresenta l’estensione di un percorso operatorio chirurgico già attivo al Misericordia e che ha dato ottimi risultati – aggiunge Belcastro – Questa mattina abbiamo in programma due interventi ambulatoriali termoablativi in un paziente di Follonica e uno di Piombino. La prospettiva, grazie al supporto della direzione, sarà quella di incrementare le sedute nel tempo per dare a quanti più pazienti possibili l’opportunità di poter usufruire della chirurgia flebologica, oltre che in regime di day surgery, anche a livello ambulatoriale e pertanto senza necessità di ricovero».
«Portare vicino alle persone una prestazione come questa facilita l’accesso alle cure, obiettivo che cerchiamo di perseguire costantemente – commenta Michele Dentamaro, direttore di presidio – Insieme alla direzione aziendale stiamo portando avanti un progetto di potenziamento degli ospedali di prossimità che continuano a svolgere il ruolo di riferimento per il territorio e che quindi vanno valorizzati».
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