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Nella valle del gesso dove le cave preservano la biodiversità

Nella valle del gesso opera la Fibran, che produce manufatti in gesso. La società ha presentato progetti per coniugare estrazione e ambiente
Valle del gesso, Roccastrada: la visita alla cava della Fibran
Valle del gesso, Roccastrada: la visita alla cava della Fibran

ROCCASTRADA. Siamo a Tamburrino, sotto a Roccastrada, qui lavorano un centinaio di persone, quasi tutte della zona. La chiamano la valle del gesso, perché il giacimento di minerale tenero è davvero imponente.

Qui un tempo c’era la vecchia cava di gesso, con accanto la Gessi Roccastrada, adesso entrambe le aziende, la prima nel 2009, la seconda nel 2021, sono state acquisite da Fibran Spa, la controllata italiana, sede a Genova, del grande gruppo Fibran Sa, fondato a Salonicco, in Grecia, nel 1974 da Dimitrios Anastasiadis e leader nella produzione di prodotti e soluzioni per l’isolamento termico, acustico e per la protezione passiva dal fuoco in ambito civile e industriale.

Un gruppo che ha stabilimenti in 7 paesi europei e 14 linee produttive e attività commerciali in più di 60 paesi nel mondo. La Fibran Spa ha avuto un fatturato di circa 35 milioni di euro, sia nel 2021 che nel 2022. Il fatturato aggregato con Gessi Roccastrada supera i 45 milioni.

La Fibran, insieme a Eurogypsum e Assogesso, ha presentato l’iniziativa Biodiversità e gestione della cava: una combinazione vantaggiosa.

Un’iniziativa mirata a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli attori locali sull’importanza della conservazione della biodiversità all’interno delle realtà estrattive. Un’occasione per riunire esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni locali, associazioni, imprese e cittadini per affrontare i temi legati alla tutela dell’ecosistema delle cave e promuovere pratiche sostenibili per la conservazione della biodiversità.

Ne hanno parlato Felice Tirabasso (chief technology officer Fibran e Gessi Roccastrada), Tristan Suffys (segretario generale Eurogypsum, l’associazione che rappresenta i produttori di prodotti in gesso presso le istituzioni dell’Unione Europea a Bruxelles) e Riccardo Ricci (segretario generale Assogesso, l’associazione che rappresenta i produttori di gesso e relativi manufatti).

Erano presenti, fra gli altri, Francesco Limatola (sindaco di Roccastrada), Riccardo Breda (presidente Camera di commercio della Maremma e del Tirreno) e Giovanni Mascagni (responsabile della delegazione di Grosseto – Confindustria Toscana Sud).

La visita alla cava della Fibran: Giovanni Mascagni, Sergio Argenti (Fibran), Francesco Limatola e Riccardo Breda
La visita alla cava della Fibran: Giovanni Mascagni, Sergio Argenti (Fibran), Francesco Limatola e Riccardo Breda

Al termine del convegno è stata organizzata una visita guidata alle cave.

Cave di gesso, ecosistemi unici

«Le cave di gesso sono una risorsa naturale di grande rilevanza per la nostra comunità. Non solo contribuiscono all’economia locale come fonte di materiale da costruzione, ma sono anche degli ecosistemi unici in cui vivono molte specie di flora e fauna autoctone. Riconosciamo il valore ecologico di queste zone e ci impegniamo a garantirne la conservazione per le generazioni future»:  questa la visione di Fibran che si concretizza nella campagna di sensibilizzazione Eurogypsum e Assogesso, attraverso la presentazione dei tre manifesti dedicati a biodiversità e gestione della cava:

  1. creare habitat all’interno della cava
  2. conservazione dell’habitat
  3. coinvolgimento degli attori locali

I tre poster sono pensati come mezzo per veicolare, con un linguaggio semplice e immedediato, le “buone pratiche della biodiversità”: iniziative volte alla creazione di nuovi habitat e alla tutela di quelli esistenti per la conservazione della flora e della fauna locale e svolte contemporaneamente all’attività di estrazione.

«Con questa iniziativa – ha detto Felice Tirabasso di Fibran -, intendiamo dimostrare il nostro impegno a preservare la biodiversità locale e a proteggere l’ambiente per le generazioni future. Invitiamo tutti i cittadini e gli stakeholder a unirsi a noi in questo sforzo comune per la tutela della biodiversità».

Felice Tirabasso durante la sua relazione
Felice Tirabasso durante la sua relazione

Lastre più leggere e imballaggi eco-friendly

Fra le iniziative messe in campo per migliorare la sostenibilità, Fibran, già nel 2021, ha investito nell’industria 4.0, rinnovando il parco macchine di una delle due cave nella valle del Gesso , con piani di investimenti futuri previsti anche per l’altra cava. Questa trasformazione è stata volta a migliorare l’efficienza produttiva e ad attenuare l’impatto ambientale.

Al tempo stesso, con investimenti in ricerca e sviluppo mirati alla riduzione dell’impatto ambientale della produzione, Fibran ha dedicato sforzi significativi alla ricerca di soluzioni per ridurre il peso delle lastre, con l’obiettivo di minimizzare il consumo di risorse e l’impatto sull’ambiente.

Inoltre Fibran adotta imballaggi eco-friendly realizzati con materiali riciclati. Le pellicole protettive per lastre e stucchi contengono rispettivamente l’80% di materiale rigenerato, mentre il film trasparente estendibile il 75%. 

 

Autore

  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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