FOLLONICA. Torna, il 6 e il 7 ottobre il convegno “Le storie siamo noi”: due giorni di lezioni, dialoghi in pubblico, laboratori e spettacoli a ingresso libero, al teatro Fonderia Leopolda.
Il programma è stato presentato oggi, 3 ottobre, alla presenza dell’assessore comunale Barbara Catalani.
«Le storie – dicono Federico Batini e Simone Giusti, ideatori e organizzatori dell’iniziativa – se usate consapevolmente, possono diventare straordinari strumenti per mettere ordine e dare un senso alle esperienze, per immaginare il futuro e gestire le scelte, per costruire la propria
identità e quella dei gruppi di cui facciamo parte».
Animati dal desiderio di migliorare la capacità di usare le storie per il loro lavoro, i partecipanti al convegno daranno vita a una vera propria comunità professionale in cui ricercatori, insegnanti, personale dei servizi educativi e socio-sanitari, volontari, scrittori e artisti metteranno in
esperienze, conoscenze e strumenti narrativi.
Ospiti d’eccezione e lezioni magistrali
Ospiti abituali dell’iniziativa, la storica Vanessa Roghi, il sociologo Paolo Jedlowski, lo psicologo Andrea Smorti e gli studiosi di letteratura Michele Cometa e Natascia Tonelli. Uno spazio speciale sarà dedicato alla figura di Bruno Ciari, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita: un intellettuale che con le sue idee e con la sua azione politica e culturale ha dato un contributo decisivo alla costruzione della scuola
democratica italiana. Si terranno quindi lezioni magistrali, presentazioni di ricerche e libri, “cantieri narrativi”.
Grazie anche alla collaborazione della Fondazione per la scuola della Compagnia di San Paolo e al contributo delle università di Siena e di Perugia, la mattina di sabato 7, uno spazio speciale sarà dedicato all’orientamento scolastico e alle recenti disposizioni di legge che introducono in ogni
scuola 30 ore annue di percorsi di orientamento formativo.
Uno spettacolo tratto dal libro “Amianto”, di Michele Prunetti
Da segnalare poi la presenza dell’artista Moira Ricci, che presenta il suo lavoro fotografico di recente pubblicato dall’editore Corraini, e dello scrittore Alberto Prunetti, che proprio nei giorni scorsi ha dato alle stampe per Feltrinelli la sua opera più celebre, “Amianto – Una storia operaia”
Proprio per rendere omaggio al lavoro di Prunetti, la sera di venerdì 6 alle 21. 30, al Teatro Fonderia Leopolda, va n scena lo spettacolo “Come Steve McQueen”, liberamente tratto da Amianto, con Marco Bianchini, scrittura scenica di Chiara Canestrini, regia di Roxana Iftime.
Lo spettacolo, a ingresso libero, è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti.
Durante il convegno, gestito dai volontari delle associazioni L’Altra Città e Pratika, saranno presenti la rivista “La ricerca” di Loescher editore e il
Tavolo delle ragazze, coordinato dalla scrittrice Giusi Marchetta.
Scarica QUI il programma completo
Per informazioni, Simone Giusti 3283687688 – simone.giusti@unisi.it
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