I primi 100 anni di Sacra. Agricoltura e turismo, rispettando la natura Skip to content

I primi 100 anni di Sacra. Agricoltura e turismo, rispettando la natura

Fondata nel 1922 la società di Capalbio ha presentato alla Dogana il bilancio sociale 2022. Con un occhio al futuro
L'oasi Wwf di Burano e un momento della presentazione del bilancio sociale di Terre di Sacra
L’oasi Wwf di Burano e un momento della presentazione del bilancio sociale di Terre di Sacra

CAPALBIO. Cento anni di storia per Sacra (Società azionaria Capalbio redenta agricola Spa), ma la società guarda ai prossimi cento e ha presentato, alla Dogana di Capalbio, il bilancio sociale 2022.

Una società nata nel 1922 con l’intenzione di “redimere” la terra e che decennio dopo decennio ha mantenuto un assoluto rispetto della natura che si è tradotto in agricoltura e allevamento biologici ed un’offerta turistica sostenibile e responsabile in grado di promuovere il magnifico patrimonio paesaggistico nel quale l’azienda si trova

Quello 2022 è il secondo bilancio sociale di Terre di Sacra: «Questa seconda edizione – dice il presidente della società, Carlo Puri Negri – sancisce la nostra volontà nel rendere partecipi tutti i nostri stakeholder, intesi come partner commerciali, istituzioni pubbliche, cittadini e ospiti delle nostre strutture, dei benefici materiali e immateriali che Terre di Sacra ha apportato e sta apportando nel territorio di Capalbio».

Il vicepresidente Niccolò Resta, Margherita Puri Negri e il presidente Carlo Puri Negri
Il vicepresidente Niccolò Resta, Margherita Puri Negri e il presidente Carlo Puri Negri

Il territorio di Terre di Sacra si estende per oltre 1000 ettari lungo 12 km di costa a sud della Toscana ed è caratterizzato dalla torre di Buranaccio, posizionata su una lingua di sabbia e duna mediterranea tra il mare e il lago di Burano, prima Oasi Wwf in Italia.

Il lago di Burano
Il lago di Burano

Alla presentazione erano presenti l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras e il sindaco di Capalbio Gianfranco Chelini.

Nel suo saluto l’assessore regionale Leonardo Marras ha detto: «Questa è un’azienda importante per il turismo toscano. Questa azienda prende tutta la fascia costiera di un comune intero, quindi è un’azienda-territorio. Il bilancio sociale esprime i valori che esprime l’azienda e quanto fatto per la comunità. E la Sacra ha fatto e fa molto per questa comunità».

Il sindaco Gianfranco Chelini ha sottolineato quanto Sacra fa per il territorio: «Sacra più che al Pil punta al “Bil” – ha detto – il “benessere interno lordo”. Capalbio è caratterizzato dalla fascia litoranea con i casali che Sacra ha conservato. Un’operazione storica da bilancio sociale che porta un beneficio sociale. Ed è importante la vostra propensione all’agricoltura biologica, visto che Capalbio è parte del Distretto biologico della Maremma».

Terre di Sacra, gli interventi di Leonardo Marras e Gianni Chelini
Terre di Sacra, gli interventi di Leonardo Marras e Gianni Chelini

Margherita Puri Negri: «Sostenibilità al primo punto»

Margherita Puri Negri, ha sottolineato come il primo obiettivo di Sacra sia la preservazione del territorio, per questo la scelta è stata quella di puntare su agricoltura biologica e turismo sostenibile.

«Il turismo sostenibile è un nuovo modo di viaggiare e una valida alternativa alle classiche destinazioni turistiche, che privilegia la scoperta dei territori e si pone come obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente, favorendo la conoscenza diretta di nuove culture, tradizioni, comunità locali e contesti naturalistici di grande interesse». 

Margherita Puri Negri
Margherita Puri Negri

«All’interno della nostra tenuta – ha aggiunto – c’è l’Oasi Wwf di Burano, che è stata la prima in Italia e ne siamo orgogliosi».

Nel 2022 continuano le iniziative di cura dei sentieri che portano al mare, della pulizia della spiaggia e dei muretti a secco che corrono lungo la proprietà. La tutela costante del territorio permette alle circa 125mila persone, tra turisti e locali residenti del Comune di Capalbio, di beneficiare di spiagge e spazi puliti tutto l’anno.

«All’interno delle strutture ricettive il 100% dei rifiuti prodotti viene indirizzato alla raccolta differenziata.  In linea con i suoi principi fondamentali, Terre di Sacra effettua una scrupolosa selezione dei suoi fornitori, inclusa la scelta di OV Energy come fornitore di energia. OV Energy è un distributore di energia elettrica e gas naturale proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili al 100%».

Terre di Sacra e l’impiego territoriale

Il 2022 si chiude con 61 dipendenti, di cui 30 sono donne, oltre ai collaboratori esterni e alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti delle strutture in gestione esterna.

Quasi la metà dei dipendenti di Terre di Sacra proviene dal comune di Capalbio, gli altri dai comuni limitrofi.

Agricoltura, allevamento e turismo

Sono agricoltura, allevamento e turismo le “business units” di Terre di Sacra.

Questi i dati del bilancio 2021 e 2022

Agricoltura e Allevamento – Fatturato 2021 591.000 (12%), fatturato 2022 584.000 (11%)

Turismo – Fatturato 2021 4.396.000 (88%), fatturato 2022 4.926.200 (89%)

Totale – Fatturato 2021 4.987.000, fatturato 2022 5.510.000 (+12%)

Nonostante abbia subito un cambiamento significativo dalla sua fondazione, Terre di Sacra ha mantenuto attive le attività agricole e zootecniche all’interno della tenuta, entrambe basate su metodi biologici.

Circa 122 capi di vacche maremmane, una razza bovina autoctona che simboleggia la biodiversità della regione e che viene tradizionalmente gestita dai butteri a cavallo, pascolano liberamente in 1,6 ettari a capo.

Negli anni ‘90, Terre di Sacra ha intrapreso una svolta nel settore turistico, rafforzando il suo modello d’impresa per perseguire non solo scopi di lucro, ma anche un beneficio comune attraverso responsabilità, sostenibilità e trasparenza.

La cura dei più di 1000 ettari di tenuta, delle strade aperte al pubblico che attraversano la stessa e degli 11 chilometri di spiaggia è affidata agli operai addetti al comprensorio. Il loro lavoro è fondamentale per garantire un’esperienza di qualità a contatto con la natura agli ospiti delle ville e cottage e del glamping e a tutti i visitatori di Capalbio. 

Una delle ville di Terre di Sacra
Una delle ville di Terre di Sacra

Rispetto al totale degli arrivi turistici nel Comune di Capalbio, quelli di Terre di Sacra (12260 nel 2022) rappresentano il 39,3%.

Per quanto riguarda gli ospiti stranieri, in Terre di Sacra rappresentano il 18,3% del totale, percentuale che l’azienda intende incrementare soprattutto valorizzando i mesi che non sono strettamente estivi.

Rispetto al totale degli arrivi di stranieri nelle strutture ricettive del Comune di Capalbio quelli ospitati da Terre di Sacra rappresentano il 51%, pari a 2.255 su un totale di 4.414.

Gli investimenti di Terre di Sacra sul territorio

Terre di Sacra non ha mai distribuito dividendi preferendo reimpiegare quanto prodotto nel miglioramento delle proprie attività e nella conservazione del territorio.

Nel 2022 il valore economico del fatturato consolidato è stato pari a 5.793.000 milioni, contro ai 5.097.000 milioni del 2021. La cassa generata dalla gestione ordinaria è stata pari a € 1.366.000, mentre gli investimenti effettuati sono stati pari a € 2.547.000 (agricoltura e allevamento € 190.000, turismo € 2.357.000).

Dopo la conclusione del recupero degli “annessi della casa dei pescatori” nel 2021, nel 2022 è cominciato il recupero della Casa dei Pescatori che terminerà nel 2024.

Continua la trasformazione del campeggio in glamping con l’inizio dell’installazione delle prime 10 nuove cabine che entreranno in funzione l’anno prossimo.

Il glamping Terre di Sacra
Il glamping Terre di Sacra

Terre di Sacra e l’impegno per preservare la biodiversità

Terre di Sacra si impegna a preservare il territorio.

Le attività di gestione del comprensorio riguardano la manutenzione di 5.000 metri di siepi e 3.500 metri di viali alberati e piante ad alto fusto lungo la strada Litoranea, quella di Macchiatonda e quella di Graticciaia; la trinciatura dell’erba e la pulizia lungo la strada Litoranea, quella di Macchiatonda ed il sentiero pedonale, la manutenzione di 11 km di muretti a secco lungo la ferrovia.

Sono state effettuate nuove piantumazioni, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria del verde e dei percorsi all’interno della tenuta.

Inoltre viene effettuata la pulizia della spiaggia libera, per un tratto di circa 10 km, con la rimozione ogni anno di circa 5.000 kg di plastica, in parte con l’aiuto dei volontari del Wwf per la raccolta.

Oasi e riserva del lago di Burano

La riserva si estende su un’area di circa 410 ettari, ai quali si aggiungono altri 600 ettari che sono stati esclusi dall’attività venatoria mediante l’istituzione di un fondo chiuso.

L’Oasi è situata all’interno di una Zona Speciale di Conservazione (IT51A0031) ed è anche designata come Zona di Protezione Speciale (ZPS IT51A0033).

La torre di Buranaccio
La torre di Buranaccio

La riserva ospita una straordinaria diversità di uccelli, con oltre 300 specie, e più di 500 specie di piante. Dal 1968, grazie alla creazione di questa riserva, la caccia è stata proibita, garantendo la protezione di specie come l’airone bianco e cenerino, il falco pescatore, il mestolone e persino il fenicottero rosa.

Queste specie trovano all’interno dell’Oasi la biodiversità necessaria per sopravvivere

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