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La chirurgia robotica di Grosseto premiata a Chicago

La tecnica innovativa nei trattamento dei tumori dello stomaco e dell’esofago illustrata in un video che ha vinto il premio come migliore presentazione
Coratti (a sinistra) e Giuliani
Andrea Coratti (a sinistra) e Giuseppe Giuliani

GROSSETO. Importante riconoscimento per l’equipe del dottor Andrea Coratti, direttore della Chirurgia generale del Misericordia e direttore del Dipartimento di chirurgia generale e d’urgenza dell’Asl sudest, al congresso Internazionale della Crsa 2023 (Clinical Robotic Surgery Association), organizzato a Chicago il 15 e il 16 settembre scorsi.

Il premio è andato a un video che illustra la tecnica chirurgica robotica impiegata per un intervento di asportazione parziale dell’esofago. A ritirare il riconoscimento, il dottor Giuseppe Giuliani, chirurgo e autore del video.

«Siamo orgogliosi di questo risultato – afferma Giuliani – perché dimostra che siamo riusciti a a rendere l’idea della peculiarità della tecnica chirurgica attraverso le immagini. Il video è la dimostrazione finale di un grande lavoro svolto da professionisti che collaborano in squadra, guidati dal dottor Coratti, uno tra i massimi esperti di Chirurgia robotica, per trovare soluzioni sempre migliori per i pazienti che si sottopongono a questi tipo di operazioni assai complesse. Nel video abbiamo riportato anche i risultati in termini di benefici che i pazienti hanno riscontrato dopo questo tipo di approccio mininvasivo».

Coratti: «una tecnica nuova ed efficace» 

«Il dottor Giuliani ha fatto un ottimo lavoro di videoediting perché è riuscito a mettere in evidenza i punti salienti di questa tecnica che abbiamo strutturato formalmente, rendendola una procedura standard. La tecnica per l’intervento, indicato nei tumori dell’esofago distale e della parte iniziale dello stomaco, è stata standardizzata negli anni per offrire un approccio mini-invasivo nel trattamento di queste patologie, in pazienti che spesso sono fragili per via delle terapie preoperatorie e delle comorbidità associate», spiega Coratti.

«L’obiettivo è abbassare al minimo le possibili complicanze legate all’intervento, per favorire una ripresa molto più rapida, riducendo così il tempo per l’avvio di eventuali terapie nel post operatorio (per esempio la chemioterapia). Tale riconoscimento internazionale fa onore non solo alla Chirurgia, ma anche a tutti gli altri specialisti del Misericordia, che grazie al loro forte impegno ci permettono di eseguire il nostro lavoro, tra cui infermieri, oncologi, anestesisti, cardiologi, pneumologi, radioterapisti, fisioterapisti e nutrizionisti clinici».

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