CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. La passione è la chiave che apre la porta del successo. Quella che apre sulle scale che portano al podio, come ci dimostrano Giulia Fisca e Nicola Coppetelli. Entrambi amano il mare, la barca e la pesca, terna fondamentale per il podio che hanno conquistato il 23 settembre all’Open fipsas drifting 2023, torneo di pesca che si è tenuto a Castiglione della Pescaia.
Giulia e la sua squadra, con Tommaso Chiappini e Stefano Mainardi, hanno vinto il primo posto, mentre Nicola e il suo team hanno agguantato il secondo.
Nessun pesce è stato rimosso dall’acqua, sono stati misurati con gli appositi strumenti mentre erano ancora in mare e subito dopo sganciati.
La gara di pesca al tonno
La competizione era incentrata sulla pesca a 4 canne del Tonno rosso. I partecipanti dovevano pescare più pesci possibili in 7 ore, misurarli e poi rilasciarli in mare. Giulia e la sua squadra ne hanno presi 2 che rientravano nelle misure valide per la competizione.
La zona di pesca in questa disciplina è fondamentale e da regolamento è consentita solo una possibilità di spostamento.
Erano 15 squadre da tutta Italia a gareggiare nello specchio di mare castiglionese e gli equipaggi erano tutti composti da 4 persone, di cui uno era chiamato a salire sulla barca degli avversari per evitare irregolarità.
La vittoria vale la qualificazione diretta al Campionato italiano di drifting, che si svolgerà ad ottobre 2024, mentre la prossima gara si svolgerà il 18 e il 19 ottobre.
L’associazione sportiva dilettantistica KFC ha organizzato l’evento ed è l’unica che continua a pianificare queste competizioni in Maremma. «Siamo rimasti solo noi perché siamo strutturati bene – dice Nicola Coppetelli, presidente dell’a.s.d KFC – ci investiamo passione e tanto lavoro, che è una componente essenziale. Sono molte le problematiche organizzative legate al meteo e alla nautica, serve sempre essere bene organizzati».
La ricetta del successo
Giulia ama il mare e la pesca e nella sua squadra ha il compito della pastura. «Abbiamo vinto grazie al lavoro di squadra. Io mi occupo di creare ciò che attira il pesce – dice – praticamente con dei macchinari macino dei pezzi di sarde, di cui il tonno è ghiotto, e rilasciamo la miscela in mare per attirarlo».
«Parte fondamentale è anche la passione che ci mettiamo tutti quanti – continua Giulia – vado in mare da circa 3 anni e mezzo e ho iniziato grazie al mio fidanzato, Nicola. Mi è piaciuto subito pescare e con il tempo è diventata una vera passione, anche se provengo da un forte legame con uno sport diverso: facevo equitazione. Sono molto emozionata della vittoria, è stata una bella gara, nonostante l’ansia, visto che i nostri avversari erano veramente bravi».
Tommaso Chiappini ha ereditato la passione dal padre, che sin da piccolo lo portava a pescare con lui nei fiumi e nei laghi. «Diciamo che ho esteso la passione della pesca al mare – dice – e ho portato avanti l’amore per questo sport. Sono molto soddisfatto dei risultati che abbiamo raggiunto, anche perché gareggiavano molte persone preparate. Secondo me dobbiamo la vittoria soprattutto alla strategia di pesca che abbiamo usato e il punto che abbiamo scelto».
Nel team da oro era presente anche Stefano Mainardi, che gareggia da quando ha 6 anni. «Nel tempo ho fatto varie tipi di competizioni, fra regionali e mondiali, e la vittoria mi dà sempre la stessa gioia e soddisfazione – dice Chiappini – soprattutto quando la gara non è semplice, come nel caso di sabato per via delle onde incrociate, del vento e della corrente forte».
«È una questione di passione»
Nicola e la sua squadra sono saliti sul secondo gradino del podio. «Non siamo arrivati al primo posto solo perché abbiamo preso un tonno che è stato squalificato – dice – e abbiamo ottenuto un ottimo risultato. Quando gareggio per me l’importante è che la gara vada bene e che tutti si divertano, visto che le organizzo io. Quindi la vittoria, a meno che non sia netta, va sempre in secondo piano. La mia competizione è con il mare non con le persone».
«Oltre che ha questi eventi ho anche la mia attività da mandare avanti – continua – sono ingegnere e ho il mio studio. Per mandare avanti entrambe le cose lavoro più di 10 ore al giorno ma quando la gara si avvicina vado in ufficio diverse ore prima del solito in e appena ho un momento libero finisco di organizzare i dettagli. Per me non si tratta di una corsa al profitto, perché guadagnerei di più dedicando quel tempo al mio lavoro, è proprio una questione di passione e di amore verso il mare».
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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