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Lo Zecchini guarda al futuro

L’erba del campo brinda con la squadra a un successo conquistato con personalità. Bonuccelli: «Vittoria figlia della fiducia»
Vetrini (a sinistra) e Bonuccelli
Vetrini (a sinistra) e Bonuccelli

GROSSETO. Il Grifone lucida lo Zecchini. Restituendo al suo popolo quella dignità sportiva che sembrava scomparsa nella foresta di vicissitudini opache, il vecchio comunale torna a indossare il vestito della seduzione ritrovato in solaio sotto macerie di nomi da omettere. L’erba del campo brinda all’insegna di tacchetti schietti dopo aver conosciuto quelli ipocriti. La somma dice che la città adesso possiede una squadra di calcio. Punto.

Questo nonostante tutto quello accaduto in sole tre gare: Sabelli operato alla spalla, dai 40 ai 60 giorni di stop, Morelli ferito al labbro e squalificato per un mese, Arcuri colpito in fronte e costretto ad uscire, Schiaroli espulso per doppio giallo con squalifica in arrivo. Un bollettino dal fronte.

Un grande Grosseto

A bilanciare la situazione ecco lo stimolante esordio di Bensaja e il ritrovato Cretella. Quest’ultimo, dopo l’appannamento, si è ricongiunto con se stesso e al proprio fisico agganciando il gol (e non solo) col Seravezza grazie al guizzo vincente, quello funzionale al suo modo di stare in campo. Sicuramente si tratta di due protagonisti a disposizione di Bonuccelli.

Molto apprezzabile anche l’interscambio tra i giocatori. Esce Alberto Arcuri, entra Mattia Macchi, entrambi 2004, la squadra resta in sintonia con la sfida senza mostrare nessun squilibrio o modifica del gioco. Macchi, poi, si inventa lo slalom speciale, con annessa strambata, con i quali semina tutti in area trovando lo spiraglio giusto, che lascia di stucco anche il portiere Lagomarsini. Una perla naturale nell’atollo biancorosso.

Vetrini: «Aver ribaltato il risultato è sintomo di grande personalità»

«La profondità della rosa ci viene sempre in aiuto – commenta Vetrini – anche in una gara sofferta contro una formazione tosta come il Seravezza. È stato probabilmente un Grosseto meno estetico del solito, ma allo stesso tempo solido come il marmo. Vorrei, comunque, che i ragazzi aumentassero la dose di cinismo in campo – termina – viste le molte occasioni sprecate. Aver ribaltato il risultato è sintomo di grande personalità».

Bonuccelli: «Vittoria figlia della fiducia»

Bonuccelli avverte l’aria positiva di un successo, il secondo consecutivo in casa, molto difficile da cogliere. «Per la prima volta ci siamo trovati in svantaggio, per questo devo ringraziare tutti i ragazzi per quello che sono riusciti a fare come squadra. A livello dei singoli, invece, non sono rimasto molto soddisfatto, ma sono cose che possono accadere come può succedere di fallire le occasioni propizie. È una vittoria figlia della fiducia, serenità e qualità tecniche e morali, che circolano nello spogliatoio. Ho gradito molto il calore del pubblico. In città iniziano ad amare la squadra – conclude – visto che avevamo accanto 200 persone in più».

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  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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