GROSSETO. Sgomento e commozione in città per la morte, pare a causa di un infarto, di Rosario Picolla. In città lo conoscevano tutti, anche perché la sua grande passione era il Grosseto Calcio, oltre alla Juventus e al Subbuteo.

Da qualche tempo lavorava in ospedale, per una cooperativa che si occupa di trasporti interni.

Figlio di un agente di polizia, Rosario era nato a Taranto nell’aprile del 1975, ma si era trasferito con la famiglia da ragazzino.

Rosario, prima dipendente delle Poste, poi Oss

Quando era più giovane era stato uno sportivo, poi aveva dovuto smettere proprio per alcuni problemi cardiaci.

Aveva lavorato alle Poste, poi aveva preso la qualifica di Oss e aveva lavorato all’Asl e all’istituto Falusi. Da un po’ era stato assunto per la cooperativa.

Stamani, giovedì 21 settembre, si è sentito male, pare un infarto, e i sanitari, quando sono intervenuti, non sono riusciti a salvarlo, nonostante i tentativi di rianimarlo.

Due tragedia a distanza di pochi giorni

Grosseto non si è ancora ripresa dalla tragedia della scomparsa di Katiuscia Paghi, la parrucchiera che se n’è andata, anche lei a soli 48 anni, lo scorso sabato 16 settembre. 

La donna, mamma di due splendide figlie, diventata nonna da poco, era molto amica di Rosario. Insieme avevano frequentato le scuole elementari e medie ed erano rimasti buoni amici, anche quando le loro strade, una volta lontani dai banchi, si erano separate. Sono morti a distanza di pochi giorni, l’uno dall’altra, lasciando un vuoto incolmabile in tutte le persone che li avevano conosciuti e che erano loro affezionati.