Risarcimento da 6milioni di euro, assolto l'ex sindaco | MaremmaOggi Skip to content

Risarcimento da 6milioni di euro, assolto l’ex sindaco

Dopo 12 anni, la Cassazione mette la parola fine all’iter giudiziario contro l’ex primo cittadino di Scarlino, Maurizio Bizzarri. Aveva bocciato una lottizzazione nella frazione dello Scalo
Maurizio Bizzarri
Maurizio Bizzarri

SCARLINO. «Ci sono voluti ben 12 anni, ma alla fine siamo arrivati in fondo con piena soddisfazione e, fatemelo dire, tirando un sospiro di sollievo». Non nasconde la gioia, Maurizio Bizzarri, sindaco di Scarlino dal 2004 al 2014, per la conclusione dell’iter giudiziario della cosiddetta “lottizzazione Turi” di Scarlino Scalo.

12 anni e tre gradi di giudizio, due dei quali, il primo a Grosseto e l’appello a Firenze, avevano dato ragione all’ex primo cittadino. Ora la Cassazione ha messo la parola fine e Bizzarri si toglie qualche sassolino dalla scarpe 

Una carico urbanistico troppo grande 

L’area edificabile in questione si trova in località Santa Rosa, tra la Vecchia Aurelia e la ferrovia, ai margini della frazione, in direzione Bagno di Gavorrano. Il nome deriva dalla proprietà del terreno, gli eredi Turi, sul quale, il piano strutturale del 1999 prevedeva la realizzazione di una lottizzazione da 40.000 metri cubi, per accogliere 80 alloggi da 160 metri quadrati ciascuno, solo residenziale. Peraltro in una zona soggetta ad alluvione, come è avvenuto nel 2009.

«Un carico urbanistico non indifferente, troppo grande per Scarlino Scalo, decise il Consiglio comunale, nel 2011, bocciando la lottizzazione all’unanimità», spiega Bizzarri. «Dunque, non il sindaco ma l’intera assemblea elettiva». Tant’è che, in primo grado, il giudice escluse subito la legittimazione personale dell’ex primo cittadino come persona fisica.

Tuttavia, dato che la lottizzazione era prevista nel piano regolatore, convocai gli eredi Turi per avviare una trattativa: modificare la previsione della cubatura residenziale e introdurre ad esempio qualche esercizio pubblico. Ma la proposta della proprietà dopo l’incontro non teneva conto di questi elementi e il Consiglio comunale bocciò di nuovo piano».

La richiesta della proprietà: risarcimento danni per 6milioni di euro

Le successive vicende amministrative, portarono infine all’approvazione della lottizzazione Turi da parte del Consiglio, ma secondo la proprietà troppo tempo dopo la prima presentazione del piano. A quel punto, ritenendo di aver subito un danno perché gli appartamenti non sarebbero stati più appetibili, fece causa a Bizzarri, chiedendo un risarcimento di 6milioni di euro, in base alla perdita stimata

La richiesta, infatti, era quella di condannare l’ex sindaco non nell’esercizio delle sue funzioni, ma personalmente, per colpa grave, in quanto la sua condotta configurava una responsabilità personale per l’inerzia dimostrata nell’esercizio dei suoi doveri. Imputato, cioè, di aver ritardato la convocazione del consiglio comunale (oltre i 90 giorni dalla presentazione del piano) per l’adozione della lottizzazione.

Sentenza di primo grado e appello favorevoli a Bizzarri

«Il tribunale grossetano, in primo grado, mi dette ragione – racconta Bizzarri – come si legge nella sentenza del 2013. “Anche se il sindaco omise di convocare il consiglio comunale nei termini, lo fece non già in spregio dei propri doveri o addirittura per favorire altri soggetti, bensì perché erano in corso contatti informali volti a rendere il piano accoglibile, ed i ritardi furono imputabili proprio ai difetti del piano non emendato dai proprietari”».

Sentenza confermata in appello 6 anni dopo, nel 2019, fino al 1° giugno 2023, quando la Cassazione ha scritto la parola fine, ritenendo il ricorso presentato dagli eredi Turi inammissibile e l’omissione di pronuncia denunciata del tutto insussistente.

L’ex sindaco ai giovani amministratori: «Fate valere le vostre convinzioni»

«La giustizia in Italia è troppo lunga e ritardataria se pensiamo che sono oltre 9 anni che è scaduto il mio mandato da sindaco – commenta Bizzarri  – però alla fine arriva. E si può dire, in questo caso, che sia stata magnanima e giusta riconoscendo il buon operato del sottoscritto, del Consiglio comunale di allora e degli uffici tecnici del comune.

Personalmente mi sento sollevato, in primis per la somma chiesta a risarcimento, che non avrei saputo come pagare. In secondo luogo la soddisfazione morale per aver difeso il territorio di Scarlino da un’eccessiva cementificazione in una zona sensibile, soggetta nel 2009 ad alluvione e pertanto riconosciuta ad alto rischio idraulico.

Spero che la mia vicenda sia di esempio ai giovani amministratori che si trovano davanti a forzature e pressioni di ogni genere. Imparate a lottare con tutte le vostre forze per affermare giusti principi e giuste convinzioni. Come vedete alla fine è dimostrato che si può vincere.

Voglio infine ringraziare un grande professionista del Foro di Grosseto, il compianto avvocato Nicola Tamburro, scomparso qualche anno fa, che mi ha assistito in questo lungo percorso lasciandomi in buone mani con il suo successore. Sono sicuro oggi sarebbe stato orgoglioso di questo risultato».

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Laurea in Lettere moderne, giornalista dal 1995. Dopo 20 anni di ufficio stampa e altre esperienze nel campo dell’informazione, sono tornata alle "origini" prima sulla carta stampata, poi sulle pagine di MaremmaOggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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