CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Raccontare della morte di un giovane, nel fiore degli anni è sempre difficile per tutti, figuratevi per chi lo conosceva bene e frequentava la sua famiglia. La morte di Riccardo Lari, volontario della Vab, capitano del rione Piazza, tifoso juventino sfegatato, collezionista di giocattoli legati al mondo manga, Goldrake su tutti, alla notizia della scomparsa ha colpito nel profondo in poche ore la comunità castiglionese.
La malattia, inesorabile, purtroppo non gli ha lasciato scampo e nell’ultimo mese le condizioni sono precipitate fino alla nottata di domenica.
La famiglia Lari a Castiglione non è solo conosciutissima, ma con i tanti legami le parentele sono praticamente infinite.
Riccardo “Lillo”, l’uomo buono con il sorriso perenne
E Riccardo, “Lillo”, è stato un interprete fedele della gioventù castiglionese, che negli ultimi anni ha perso per strada tanti suoi figli troppo presto. Solo tre anni fa un altro volontario della Vab, Massimiliano Faucci se n’era andato in pochi giorni a 53 anni, e come il suo amico Riccardo lo accumunava il tifo per i bianconeri, con cui spessissimo andavano a vedere insieme dal vivo le partite.
Lari era prima di tutto un uomo buono, il classico compagnone ben voluto sempre pronto alla battuta con un sorriso perenne che ti salutava sempre per primo: solo sulla Juve si inalberava, difendendo la sua squadra contro tutti e tutto ma in fondo alla fine le discussioni finivano li, magari davanti ad una bevuta.
Nel sociale Riccardo si è sempre distinto: l’ingresso nella Vab, i volontari dell’antincendio boschivo, sempre pronto a partire e dare una mano dove c’era bisogno; e poi la passione per il Palio marinaro, era stato vogatore con la Piazza nel cuore di cui è diventato capitano, proprio quest’anno con l’introduzione del ruolo. E di soddisfazioni ne ha ricevute, tre vittorie con i giovani, i senior e nei veterani di domenica, successo ovviamente dedicato a lui. Tutti sapevamo che le condizioni di Lillo erano serie, e Ricca per non disturbare ha aspettato la fine proprio dell’ultimo palio dell’anno per andarsene e non creare imbarazzo.
Poi la passione per i cartoni animati e suoi personaggi, con i giocattoli che erano diventati “roba seria” da collezionisti veri insomma.
Come detto la famiglia è conosciutissima e fortemente radicata nel territorio, a incominciare dai fratelli maggiori. Daniele, e Riccardo sostanzialmente ne era un clone, a Paolo anche lui dal carattere simile al fratello minore. Lascia la mamma Grazia Fregoli.
Babbo Angiolino è invece scomparso ormai da tanti anni, ma faceva parte dei costruttori del Surprise nel Cantiere Navale 71, quella barca a vela che con Ambrogio Fogar fece poi il giro del Mondo in solitario, e l’amore per il mare è stata un’altra costante della vita di Lari.
Davanti alla bara la famiglia ha posizionato l’elmetto della Vab e la sciarpa della Juventus e intorno gli stendardi della Piazza, mentre la fascia da capitano è stata indossata e accompagnerà Riccardo Lari nel suo ultimo viaggio.
I funerali martedì mattina, alle 10,30 nella chiesa di Santa Maria Goretti.
Ciao Lillo, che la terra ti sia lieve.
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Giornalista di MaremmaOggi. Ho iniziato a scrivere a 17 anni in un quotidiano. E da allora non mi sono mai fermato, collaborando con molte testate: sport, cronaca, politica, l’importante è esagerare! Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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