PORTO SANTO STEFANO. Il super yacht explorer Polar Star è tornato a Porto Santo Stefano alla fonda davanti la spiaggia del Cavello, e Artemare Club è andato a documentarla per l’Archivio storico dello Yachting all’Argentario.

Super yacht di 63,4 metri, costruito dai famosi cantieri Lurssen della Germania nel 2005 e ristrutturato l’ultima volta nel 2016, quando è stato costruito si chiamava Northern Star ed ha interni di lusso progettati da FM – Architettura di Interni. 

Può ospitare comodamente fino a 10 persone in 5 cabine e 19 membri di equipaggio.

Un super yacht per le condizioni più estreme

Polar Star è caratterizzato da uno scafo dislocante in acciaio e sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak ed è dotato di un sistema di stabilizzazione ultramoderno che riduce l’effetto del rollio per crociere più piacevoli. Pare che a bordo sia possibile conseguire il RYA Personal Water Craft, grazie alla presenza di istruttori qualificati.

«I super yacht explorer sono mitici – dice il comandante Daniele Busetto di Artemare club – il primo di questo tipo di navi da diporto fu “Itasca”, varato nel 1961, rimorchiatore d’altura oceanico costruito in Olanda dai cantieri J&K Smits Sheeps Werven, per coronare il sogno dell’armatore di poter fare “Il passaggio a nordovest”, avventura marinara che aveva bisogno di un mezzo adeguato. Nel 1980 fu riconvertito in superyacht e da allora questi giganti degli oceani si sono evoluti per essere non solo sicuri ma anche piacevoli, ecologici e lussuosi».

Il “sesto continente” infatti,  è tornato al centro degli interessi di armatori disposti a compiere lunghe navigazioni per mete poco conosciute, luoghi remoti raggiungibili per lo più via mare: oggi non c’è cantiere o studio di progettazione che non abbia almeno una proposta in tal senso, così da prodotto di nicchia sta diventando un fenomeno di tendenza.