CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Dal 2019, non si è perso una schiusa. Da cinque anni a questa parte ha trascorso parecchie notti sulla spiaggia, attento a quello che poteva accadere nel nido dove le Caretta caretta che hanno scelto la Maremma per riprodursi, avevano deposto le uova. Pronto, con la macchina fotografica e l’obiettivo, per immortalare il miracolo.
Per seguirle, fino al loro primo tuffo in mare. Sulla spiaggia di Roccamare, la prima schiusa c’è stata la notte del 19 agosto: Marco Brandi era lì. E c’era anche la notte dopo e quella dopo ancora.
Le tartarughe star nelle foto di Brandi
Sessantuno, in totale, le tartarughine nate nel nido di Roccamare. Tutte venute al mondo di notte. «La prima schiusa è cominciata all’una – racconta Brandi – e anche nelle notti successive le tartarughine sono uscite dalle uova sempre nel cuore della notte. Sono quattro anni che collaboro con TartAmare e grazie all’associazione ho potuto assistere a tutte le schiuse sulle nostre spiagge. Ogni volta è un’emozione unica».
Brandi era sulla spiaggia anche quando un ragazzino che aveva bevuto un po’ troppo è entrato nell’area dove c’era il nido, rischiando di fare un danno notevole. Per notti e notti, il fotografo naturalista è rimasto sulla spiaggia, ha dormito su un lettino sotto le stelle, aspettando il momento di cominciare a scattare.
Di nidi, sulle spiagge della Maremma, ce ne sono diversi: in quello di Roccamare sono nati 61 esemplari di Caretta caretta e ora si aspetta la schiusa delle uova sulla spiaggia di Punta Ala.
La prima volta all’isola del Giglio
Quest’anno, la natura ha voluto premiare la Maremma: per la prima volta sulla spiaggia delle Caldane, è stata scelta per la deposizione delle uova. A vedere le tartarughine, è stata una bagnante.
Subito è stata avvertita la guardia costiera e l’Otb, l’Osservatorio toscano biodiversità.
Mamma tartaruga ha scelto una spiaggia isolata e completamente al buio di notte, senza alcuna luce che potesse disturbare la sua deposizione. La spiaggia delle Caldane è stata colpita dalle recenti mareggiate ma le tartarughine sono, fortunatamente, sopravvissute.
Cinque le tartarughine che sono entrate in acqua: l’area è stata recintata e il nido sarà ora controllato anche durante la notte per capire se si tratti dei primi cinque esemplari di Caretta caretta nati o degli ultimi cinque.
Proprio giovedì 31 agosto, sulla spiaggia delle Caldane c’è stato il sopralluogo al nido del vice presidente del Parco dell’Arcipelago Stefano Feri con Chiara Caruso dell’Osservatorio toscano biodiversità, Denise Pieri, volontaria degli Amici del parco e il maresciallo Giuseppe Sperandeo, comandante della capitaneria di porto del Giglio.
Le due donne resteranno sulla spiaggia, durante la notte, per controllare il nido.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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