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Imprenditore e dj muore a 43 anni

Francesco Sordini era malato da tempo. Socio del supermercato Carrefour di Orbetello Scalo, durante la pandemia aveva messo la consolle sul balcone per tenere compagnia al quartiere
Francesco Sordini, dj Puccio
Una bella immagine di Francesco Sordini (foto di Andrea Corso)

ORBETELLO. Aveva una passione che lo accompagnava da sempre, quella per la musica. E aveva un sorriso stampato sulle labbra per tutti i clienti che ogni giorno entravano nel supermercato Carrefour di Orbetello Scalo, del quale era socio. E dove, fino a 20 giorni fa, aveva continuato a lavorare. 

Mercoledì 30 agosto, la notizia della morte di Francesco Sordini, imprenditore e dj, ha lasciato non solo il quartiere di Neghelli, ma tutta la zona sud della Maremma, senza fiato. Sordini se n’è andato a soli 43 anni, ucciso da un terribile male. 

Il dj che ha fatto ballare sui balconi in pandemia

Allegro, solare, innamorato della vita, dei suoi genitori che gli avevano fatto scoprire la musica, della sua fidanzata, dei suoi tanti amici e di tutti i clienti che incontrava ogni giorno nel suo supermercato. 

Aveva meno di vent’anni, Francesco, quando ha incontrato la musica. Dapprima i vinili, poi la tecnologia e il mixaggio, negli anni Novanta, conosciuto proprio grazie ai suoi genitori. È Francesco stesso, che in arte si faceva chiamare dj Puccio, a raccontarlo nella sua biografia pubblicata su Internet: «Da sempre appassionato alla musica in vinile, grazie ai genitori, scopre il mix negli anni 90; e negli anni a venire lavora e collabora con locali della Maremma e del centro Italia».
Durante la pandemia, aveva deciso di fare qualcosa per gli altri: per le persone che abitavano nel suo quartiere, quello di Neghelli, dove viveva da sempre. 
 
«Aveva messo la consolle sul balcone – racconta un amico – e metteva i dischi, per far sentire le persone meno sole». Suonava per gli altri, li faceva ballare sui balconi per regalare un po’ di pace e allegria a chi era costretto, come lui, ad affrontare un periodo terribile. 
 

La passione per la bici e un sorriso contagioso

Sordini non aveva solo la passione per la musica ma coltivava da sempre anche quella per la bicicletta. E soprattutto, aveva un sorriso per tutti, una battuta, una parola. «Anche nel periodo in cui ha dovuto affrontare la malattia, non ha mai perso la gioia contagiosa che lo contraddistingueva», dicono oggi i suoi amici. 

Chi lo incontrava alla cassa del supermercato, sapeva che avrebbe trovato non solo un grande lavoratore, ma una persona gentilissima, sempre disponibile. «Era attivo, vitale – dicono gli amici in coro – si dava sempre da fare per tutti. La sua morte è una tragedia per tutti noi», 

 

 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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