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36 anni in divisa: Bergamasco va in pensione

Commissario capo della polizia, ha affrontato i grandi fatti avvenuti in provincia, dal naufragio della Concordia alla pandemia. Il saluto del questore alla commissaria capo Eva Ghilli
Maurizio Bergamasco, Antonio Mannoni ed Eva Ghilli

GROSSETO. Hanno indossato la divisa e l’hanno onorata ogni giorno. E questa mattina, mercoledì 30 agosto, il questore di Grosseto Antonio Mannoni ha incontrato e rivolto un sentito saluto di commiato al commissario capo della Polizia di Stato, Maurizio Bergamasco, che dal 1° settembre andrà in congedo per raggiunti limiti di età e alla commissaria capo Eva Ghilli, che dal 4 settembre andrà a  dirigere il commissariato di Volterra, in provincia di Pisa.

Bergamasco, 36 anni senza mai tirarsi indietro

Maurizio Bergamasco è entrato in polizia nel 1987. Ha cominciato la sua lunga carriera al commissariato di pubblica sicurezza di Mirandola, in provincia di Modena, da dove è stato trasferito alla sezione di polizia giudiziaria della Procura di Grosseto. Incarico questo, che ha ricoperto a lungo, occupandosi delle indagini maggiori che la polizia ha svolto in provincia. 

Negli ultimi anni, trasferito in Questura,  ha ricoperto il ruolo di capo di gabinetto e di portavoce del questore.

Il viaggio nella Polizia di Stato di Maurizio Bergamasco è stato lungo 36 anni, un viaggio durante il quale ci sono stati momenti esaltanti, grandi soddisfazioni professionali, ma anche situazioni difficili da affrontare come in occasione del disastro della nave Concordia e la fase della pandemia.

Numerosi sono stati gli incoraggiamenti e l’esempio che Bergamasco ha dato negli anni ai suoi collaboratori e in particolare quello di affrontare sempre il lavoro nella Polizia come una missione al servizio dello Stato e della collettività.

Il questore Mannoni ha voluto salutarlo e ringraziarlo personalmente a nome di tutta la Polizia di Stato per il sacrificio e la dedizione mostrata, ricordandogli che: «Non si va mai in pensione dalla Polizia di Stato e non si finisce mai di farne parte. Non ci vedremo più tutti i giorni, ma le porte della Questura di Grosseto saranno sempre aperte. Grazie per il servizio reso e per ogni giorno che hai dedicato allo Stato ed al servizio dei cittadini».

Una commissaria a Volterra

Il Questore ha poi rivolto un saluto affettuoso e un ringraziamento alla dottoressa Eva Ghilli che ha iniziato la sua carriera nelle questure di Torino e Genova, prestando servizio all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e alla sezione antidroga della squadra mobile dove ha maturato una notevole competenza professionale.

Ha poi frequentato il 108° corso di formazione per commissari alla scuola superiore di polizia di Roma,  al termine del quale è stata assegnata alla questura di Grosseto. Qui si è occupata della delicata attività del controllo del territorio, le volanti della questura, facendosi apprezzare da tutti i collaboratori per le particolari doti umane e professionali.

Successivamente ha diretto l’Ufficio Immigrazione. A Eva Ghilli il questore ha rivolto un caloroso ringraziamento per il servizio prestato alla questura di Grosseto e formulato i suoi migliori auguri per il nuovo incarico che sarà senz’altro denso di soddisfazione e successo professionale.

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