GROSSETO. Due alberi sono caduti, uno ad Alberese e l’altro in via Danimarca, buttati giù dal forte vento che è soffiato lunedì 28 agosto in città. Diversi rami sono stati spezzati dalle raffiche e sono caduti su strade e giardini. Mentre il fogliame che era già stato raccolto nelle scorse settimane si è depositato di nuovo per terra.
Uno scenario, questo, che ha costretto gli operai di Sistema, che si occupano della manutenzione del verde in città, a giornate di superlavoro.
Rami pericolanti a Gorarella
Dopo gli interventi di lunedì, che si sono concentrati in città ma anche a Marina di Grosseto e ad Alberese, martedì 29 agosto una delle zone della città più colpite è stata quella di Gorarella, dove diversi rami sono caduti nel parco giochi e dove gli uomini di Sistema hanno dovuto lavorare per la messa in sicurezza della piante in via Toniolo.
Sono soprattutto i pini, gli alberi maggiormente presenti nel quartiere, a creare qualche disagio proprio per la loro conformazione. Per le foglie, che si concentrano tutte in cima ai rami rendendoli più pesi (e quindi maggiormente rompibili) nel punto in cui sono più sottili e per la presenza di resina al loro interno.
Mediamente, le piante che regalano bellezza e aria pulita in città sono sane: negli ultimi 4 anni Sistema ha provveduto alla potatura di circa 1300-1400 alberi sparsi su tutto il territorio comunale all’anno, evitando così problemi per la sicurezza.
Allarme cadiotoie
Prima che sulla Maremma si abbattesse la perturbazione di questi giorni, gli operai della società partecipata del Comune, erano già intervenuti per liberare le caditoie e le strade e i marciapiedi dalle foglie secche cadute e dagli aghi di pino.
I primi interventi sono stati fatti proprio la scorsa settimana a partire dalle scuole: ma quella pulizia d’estate, ora, dovrà essere ripetuta anche nei giardini degli stessi plessi, perché le foglie secche sono di nuovo lì, a coprire i giardini e a creare qualche problema alle caditoie.
Gli interventi sono già stati riprogrammati: oltre agli operai di Sistema è stato chiesto anche l’intervento degli operatori di Sei Toscana.
