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Calpestano il nido delle tartarughe marine

Nella notte un giovane è entrato nella zona dove le Caretta caretta hanno deposto le uova, rischiando di uccidere i tartarughini in risalita
le foto dell'ingresso del recinto, nel cerchio il palo che era stato rimosso
Le foto dell’ingresso nel recinto, nel cerchio il palo che era stato rimosso

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. C’è chi cerca di tutelare le tartarughe marine e chi, noncurante, rischia di vanificare il lavoro degli altri. Mettendo a rischio la vita di specie protette. Quanto successo all’associazione TartAmare ha quasi dell’assurdo. Dopo il danneggiamento del pannello informativo alla Green Beach avvenuto la notte di Ferragosto, nella notte tra il 24 e il 25 agosto le tartarughe al nido delle Caretta cretta a Roccamare hanno rischiato grosso.

Il caos dopo la festa

A scriverlo è l’associazione stessa in un lungo post su Facebook. «Verso mezzanotte è iniziata una festa in spiaggia, ai gazebo che si trovano vicini al fosso del Tonfone, a qualche decina di metri dal nido – raccontano da TartAmare – Non è la prima festa in spiaggia organizzata nella zona, tuttavia, mentre fino ad ora i vari festeggiamenti si erano sempre svolti rispettosamente, senza creare nessun tipo di danno. Anzi alcune persone si sono sincerate che anche il volume non fosse troppo alto. Questa volta però le cose non sono andate affatto lisce».

Il volontario di turno al nido durante la notte ha visto passare alcuni ragazzi molto giovani, probabilmente minorenni, che continuavano a spostarsi da una parte all’altra della spiaggia passando molto vicini al corridoio costruito per la schiusa. «I ragazzi sono stati informati della presenza del nido e della necessità di fare attenzione – dicono dall’associazione – proprio in queste notti stanno avvenendo delle emersioni di tartarughini. Alcuni di loro hanno capito la situazione, ma, purtroppo, molti altri sembravano totalmente in preda ai fumi dell’alcool e hanno infatti continuato a fare confusione e passare vicino al corridoio».

Così, fino all’episodio più grave, che si è verificato intorno alle 2.30 di mattina. «Uno dei giovani, che il nostro operatore riferisce essere stato talmente ubriaco da faticare a camminare dritto e reggersi in piedi – specifica l’associazione – nonostante i diversi richiami, ha scavalcato il recinto del corridoio del nido e ha tolto uno dei pali che sorreggono il corridoio interno, rischiando di anche togliere quelli vicini, poiché sono tutti fissati allo stesso telo ombreggiante. Poi lo ha lasciato, ha scavalcato l’altro lato del recinto e si è allontanato lungo la spiaggia, continuando a inciampare e rialzarsi».

A rischio decine di tartarughe

Grazie ai volontari, che riescono a coprire i turni di sorveglianza al nido 24h, la situazione è tornata sotto controllo. C’era il rischio che il ragazzo finisse per distruggere l’intero corridoio o peggio, che finisse per camminare sopra al nido schiacciando uova ancora non schiuse e rischiando di uccidere eventuali tartarughini in risalita.
«L’episodio ci lascia davvero sconcertati e profondamente intristiti – dicono dall’associaizone TartAmare – non solo per la gravità di quello che sarebbe potuto accadere se non monitorassimo il nido 24h, ma anche per il fatto che ragazzini così giovani stiano in giro a notte fonda senza alcuna supervisione e plausibilmente sotto l’effetto di alcool o chissà quali altre sostanze».

«Augurandoci che per questa estate episodi del genere siano finiti – concludono – ci piacerebbe ricordare nuovamente ai giovani e giovanissimi che ci seguono, che per divertirsi non è necessario ridursi in questo stato e creare danni a cose, persone o animali. Ci piacerebbe inoltre ricordare a tutti che le tartarughe marine sono animali protetti e che danneggiare i loro nidi è reato, perseguibile per legge».

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