Predazioni: «Allevatori senza pace, colpiti giorno e notte» | MaremmaOggi Skip to content

Predazioni: «Allevatori senza pace, colpiti giorno e notte»

Il numero dei predatori risulta in aumento, e gli attacchi alle greggi continuano. I più recenti a Follonica e Scansano. Il comitato pastori d’Italia: «Si chiede convivenza tra predatore e preda»
Due pecore uccise dal lupo, trasportate da un trattore
Due pecore uccise da un predatore (foto d’archivio)

GROSSETO. Si aggiungono alla lista altre predazioni. La presenza di lupi e ibridi nella campagna maremmana è arrivata ad un punto che per molti non è più tollerabile.

Cristian Falini un allevatore nel comune di Follonica, ha recentemente visto sparire dal gregge 8 agnelli di circa 40 giorni, 2 capretti di 3 mesi ed un’agnella di 11 mesi. Tutti a causa dei predatori.

Un danno che, come ha verificato anche il veterinario, non è non quantificabile. Non potrà neppure essere risarcito, essendo gli agnelli troppo piccoli e quindi ancora non censiti.

Recentemente anche Elfo Benelli, allevatore nel comune di Scansano, racconta di branchi di predatori che da giorni portano via agnelli dal suo podere. Ieri, 22 agosto, ne hanno “prelevati” altri due e uno è rimasto ferito.

Pastorelli: «La situazione è intollerabile»

Mirella Pastorelli, presidente del Comitato pastori d’Italia, accoglie la rassegnazione di un settore intero. «I predatori scorrazzano tranquillamente dal mare alla montagna, procurando danni ingenti alle aziende – racconta – con coraggio si avvicinano anche ai centri urbani mettendo a rischio l’incolumità delle persone».

«Anche se gli studiosi e gli zoologi cercano di convincere i cittadini che il lupo è buono, che al massimo può aggredire animali domestici ma non l’uomo – prosegue – si tratta di teorie confutabili sia con le ultime aggressioni avvenute in Abruzzo a Vasto sia nelle testimonianze depositate presso gli archivi».

Davanti a un quadro sempre più preoccupante la presidente Mirella Pastorelli definisce questa situazione intollerabile. «Questi fatti devono far riflettere la politica che troppo spesso si gira dall’altra parte e fa finta di nulla – dice Pastorelli – le imprese sono al collasso, il comparto zootecnico e la filiera rischiano grosse, di questo passo rischiano di estinguersi. Soprattutto se il Ministro Fratin non rimette le mani nel piano lupo 2023» .

Piano lupo: «Si chiede convivenza tra predatore e preda»

«Un piano lupo nocivo che non è nocivo solo per gli allevatori, ai quali si chiede per l’ennesima volta la convivenza tra predatore e preda – precisa – ma anche per il lupo. Serve unicamente a far fare cassa a chi continua a sprecare i soldi della comunità europea attraverso progetti che non portano nessun risultato».

Mirella Pastorelli conclude con un appello diretto al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. «Ministro Fratin, se veramente ha a cuore l’ambiente, le sue tradizioni e le sorti delle imprese, riveda immediatamente il piano lupo 2023, obsoleto e fuori dal tempo per la situazione attuale, non essendo più il lupo un animale in estinzione. Per una volta la politica si schieri dalla parte di chi lavora e dà molto a questa nazione e metta da parte le leggende metropolitane di chi non conosce la realtà del mondo rurale».

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  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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