CALA DI FORNO (Magliano in Toscana). Ci scrive una lettrice, chiedendo di pubblicare la sua versione dei fatti a proposito della vicenda di Cala di Forno, quando alcuni bambini hanno scacciato, la nostra testimone dice a calci, la lettrice dice che hanno solo alzato la sabbia, il daino, perché di un daino si tratta, che si era avvicinato in cerca di cibo.
«Allontanato per tutelare la nostra incolumità»
Questo il testo della e-mail della lettrice:
1) Il cerbiatto in questione, ormai avventore abituale della spiaggia di Cala di Forno, si avvicina alla battigia perché i turisti, in barba alle disposizioni del parco, gli offrono per fotografarlo cibo non adatto ad un animale selvatico: pizza , panini e avanzi di ogni tipo.
2) I bambini in questione vedendolo avvicinarsi ai propri giochi per allontanarlo hanno semplicemente sollevato della sabbia (come peraltro si vede dalla fotografia) senza avere nessun contatto, senza fargli del male in alcun modo, tantomeno calci come erroneamente riportato.
3) L’ombrellone non può definirsi “abusivo” perché collocato sulla spiaggia per poche ore.
In conclusione, nessun atto violento nei confronti dell’animale è stato perpetrato, se non un naturale gesto di allontanamento a tutela della propria incolumità considerata l’imponenza delle corna, la presenza sull’animale di innumerevoli zecche e mosche cavalline.
La difesa e il rispetto per l’ambiente che si insegnano ai bambini, non possono prescindere dalla sicurezza della persona.
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