GROSSETO. Agosto è spesso dedicato alla vacanza ma è sempre più anche il periodo di vendemmia. Per questo l’associazione Città del vino, fucina di progetti per migliorare l’enogastronomia in Italia, ha firmato un accordo con l’Ispettorato nazionale del lavoro per permettere ai turisti appassionati di vino di trasformare la loro passione in possibilità. Con il consenso dell’azienda, potranno così raccogliere qualche grappolo di uva nei vigneti, partecipando alla vendemmia.
L’enoturismo in Italia è una realtà che coinvolge oltre 14 milioni di persone. Una tendenza in crescita e con proposte che vanno dai tour alle degustazioni, il tutto all’insegna del relax tra vigne e cantine. Secondo l’accordo la vendemmia turistica potrebbe rappresentare una delle tante attività da fare in azienda. Non retribuita, permetterebbe comunque ai turisti di svagarsi per qualche ora e vedere le origini di un prodotto prezioso come il vino.
La vendemmia diviene così una esperienza connessa alle strutture alberghiere e alle visite o degustazioni nelle cantine. Un’esperienza diversa dal solito, che ampia il ventaglio di offerte ai turisti.
Turisti seguiti da tutor per la vendemmia
«Diverse regioni italiane hanno sperimentato la vendemmia turistica, ma non era regolamentata in tutta Italia – dice Angelo Radica, presidente dell’associazione Città del Vino – Lo scorso 12 luglio abbiamo sottoscritto un accordo per disciplinare questo tipo di raccolta. Dando la possibilità alle cantine di ospitare turisti per fagli raccogliere le nostre uve, con tanto abbigliamento e calzature adatte. Come viene prodotto il vino attira molti appassionati, che sono curiosi di vedere come viene prodotto, dalla pigiatura alla raccolta del grappolo, per questo è una grande opportunità per le aziende».
Durante le attività in vigna i turisti saranno seguiti da tutor aziendali formati, che controlleranno e faranno rispettare le regole sulla sicurezza.
Come avviare una vendemmia turistica
«Per un’azienda vinicola avviare la vendemmia turistica è molto semplice. Basta una e-mail o una Pec – continua Radica – e caricare le informazioni sul portale dello sportello unico per le attività produttive, Suap, di ogni Comune indicando il numero. Infine – conclude – serve caricare i nominativi e il numero della polizza delle persone che partecipano alla vendemmia».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli