GROSSETO. Il giorno dopo il caos di piazza Socci, con il musicista placcato a terra dalla polizia municipale, le telecamere del Comune fanno chiarezza su quanto avvenuto.
Nella mattinata di oggi, giovedì 17, alla polizia municipale si è tenuta una lunga riunione sull’accaduto e si sono visionate tutte le immagini disponibili.
Va detto che la vicenda ha scatenato migliaia di reazioni in città, i nostri social, sia Facebook che Instagram, sono stati tempestati di commenti, va detto la maggior parte a sostegno del giovane musicista.
È stato anche creato l’hashtag #freeparro.
Alcuni commercianti si stanno anche mobilitando per fare una petizione per chiedere che al giovane venga concessa un’autorizzazione per suonare: «Visto che in centro c’è così poco, lui è comunque un richiamo. Se non esagera col volume è anche un piacere».
Vedremo come sarà gestita la cosa dall’Amministrazione comunale.
Intanto l’agente di polizia municipale che si è fatto refertare al pronto soccorso ha avuto una prognosi di sette giorni. Ma, come vedremo, non derivante dal lancio del leggio come pareva in un primo momento, ma dai primi istanti in cui hanno tentato di “placcare” il giovane.
Quindi l’infortunio è successivo ai fatti.
Ecco perché la polizia municipale, che ha scelto di non calcare la mano, probabilmente si limiterà a una denuncia per minacce.
Anche perché il musicista, arrivato al comando, è stato molto collaborativo e ha spiegato che non vuole fare niente di male, se non un po’ di musica.
La ricostruzione dai video delle telecamere
Le telecamere spiegano nei dettagli cos’è avvenuto.
In un primo momento, sono circa le 18 di mercoledì 16, una pattuglia di polizia municipale (un uomo e una donna) si avvicina al giovane musicista. Gli chiede i documenti, gli dice che deve andarsene. Cosa fatta anche in altre occasioni, nei giorni scorsi. Qualcuno, lì intorno, non gradisce la musica e tempesta il comando di telefonate di protesta.
Stavolta nasce una discussione, gli animi si surriscaldano.
Il musicista prima dà un calcio alla cassa, poi lancia il leggìo, un treppiede metallico. Ma non colpisce nessuno, se non una motocicletta parcheggiata lì a fianco.
A quel punto uno dei due agenti va ad afferrare il leggio, l’altro chiama rinforzi, che arrivano in un attimo.
Uno degli agenti arrivati in un secondo momento, nel tentativo di immobilizzare il musicista, si ferisce e va al pronto soccorso. Come detto, avrà una prognosi di 7 giorni.
Poi il placcaggio e il giovane viene portato al comando. Dove sarà rilasciato in serata, dopo averci parlato a lungo.
La raccolta di firme dei commercianti
Ad alcuni dei negozianti del corso non dispiace affatto che scelga la via per fermarsi a cantare. Qualcuno ha anche in mente di fare una raccolta di firme per procurargli la autorizzazioni necessarie a non fargli avere più grattacapi.
«In corso Carducci e in altre zone del centro non ha mai creato problemi – dice un negoziante della via – è un bravo ragazzo, sempre gentile. Qualcuno di noi sta pensando di fare una raccolta firme per procurargli quanto serve affinché possa cantare in centro in libertà».
«Non so chi abbia chiamato la municipale per farli intervenire – dice il negoziante – ma non è la prima volta che lo controllano e non ci aspettavamo che andasse a finire così, con così tanti agenti per fermare un ragazzo. Forse ha reagito con stizza perché esasperato dall’ennesimo controllo, ma non ha mai fatto male a nessuno, lo conosciamo praticamente tutti qui in centro storico. E non perché abbia una cattiva fama».
Qualcuno dei residenti che ha assistito alla scena è ancora più critico.
«Credo siano stati impegnati troppi agenti per una questione che non ne valeva la pena. Quando la municipale serviva davvero, non ho visto nessuno – dice un uomo – una sera che spacciavano a pochi metri da me, ho chiamato, ma mi è stato risposto che non c’erano pattuglie disponibili. Ce ne era una, ma non in città. Così come quella sera che ho chiamato perché la musica di locale, a notte fonda, la sentivamo dall’altra parte del centro. Non c’è mai nessuno».
Rifondazione: «Dispiegamento di forze sproporzionato»
Sulla vicenda interviene anche il circolo Vittorio Stefanini di Rifondazione comunista.
«Una scena desolante e raccapricciante quella che si è manifestata ieri davanti agli occhi di decine di grossetani increduli e decisamente indignati; una situazione che rimanda tristemente la mente ad alcuni episodi successi negli Stati Uniti, stavolta per fortuna l’esito è stato meno tragico ma veniamo ai fatti in questione».
«In 6 agenti della polizia municipale ma c’è chi afferma siano stati molti di più si avventano su un ragazzo che suona in piazza Socci colpevole secondo la versione ufficiale di avere lanciato una stampella verso un agente anche se molte testimonianze presenti affermano che tutto ciò non sia mai avvenuto, lo bloccano lo buttano a terra ponendosi sopra di lui impedendogli di muoversi e sicuramente compromettendo in parte anche la capacità di respirare».
«A questo aggiungiamo altri fatti nel quale nelle nostre spiagge la municipale si lancia all’inseguimento di un anziano colpevole di vendere asciugamani; non vogliamo entrare nel merito sia del ragazzo che suona e dell’anziano signore che vende asciugamani in spiaggia se abbiano violato delle regole o meno e se così fosse non giustifichiamo questo».
«Vogliamo però portare l’attenzione su altro, un dispiegamento di forze assolutamente sproporzionato e ingiustificato per quelle situazioni tutto questo mentre la città ha oramai intere zone completamente fuori controllo in balìa di spaccio, liti furibonde, ubriachi molesti e così via».
«Non ci sentiamo però di vedere lo stesso atteggiamento da sceriffi verso ciò che pericoloso potrebbe esserlo veramente. Ci chiediamo se è questa la sicurezza tanto propinata da questa amministrazione comunale ovvero manifestazioni di forza verso soggetti assolutamente non pericolosi così tanto per mettersi in evidenza ogni tanto e assoluta assenza e volontà di proteggere la cittadinanza dove il pericolo può essere reale».
«Ognuno ne tragga le proprie conclusioni, per noi è una bocciatura assoluta, un fallimento sul piano umano, sociale e amministrativo».
Potere al popolo: «più artisti di strada e meno ingerenze della polizia»
Anche il movimento politico grossetano Potere al popolo fa sentire la propria solidarietà al musicista.
«Mercoledì scorso in piazza Socci, in pieno centro, si è consumata una vicenda a dir poco sconcertante. Alessandro, artista di strada solito esibirsi proprio in quella piazza da un anno circa, altrettanto solitamente riceve visite da parte della polizia municipale in seguito a segnalazioni. Quest’ultima segnalazione ha però portato all’esasperazione l’artista, che rifiutandosi di andarsene è stato immobilizzato a terra da un numero spropositato di agenti, mettendo così a rischio la sua incolumità.
Un dispiegamento di forze impressionante, impiegate di piena lena per reprimere un crimine praticamente inesistente. Episodi come questo stanno aumentando esponenzialmente, giustificati da una “caccia al povero” benvista dal Governo Meloni e dall’Amministrazione Vivarelli Colonna».
E conclude esprimendo solidarietà ad Alessandro. «Registriamo un’ottima reazione, di piena condanna dell’operato della municipale, da parte della cittadinanza. I grossetani chiedono più artisti di strada e meno ingerenze della polizia!»
I Riformisti: «Intervento eccessivo»
Anche per il movimento “I Riformisti – verso il terzo polo” bolla come eccessivo e sproporzionato l’intervento della municipale su Alessandro.
E rivolgendosi al Comune chiede: «Quale è l’idea della sicurezza cittadina da parte dell’Amministrazione? Dove sono finite le costanti e reiterate promesse, quando non veri e propri proclami, di interventi risolutivi in tal senso? Non può bastare nascondersi dietro la foglia di fico de “il sindaco non può fare nulla”, perché questo era elemento conosciuto anche quando si sbandieravano i suddetti proclami!
Leggiamo inoltre che molti esercenti del centro si starebbero mobilitando per fornire allo sfortunato artista una licenza regolare per esibirsi in un quartiere, quello appunto del centro, che sta morendo per l’asfissia dovuta alla mancanza di vitalità.
Un’iniziativa che ci sentiamo di condividere e appoggiare, sperando che anche i residenti del centro non vogliano identificarsi con i più gretti retrogradi, che si sentono disturbati (alle 18.30!) da un artista di strada durante il loro sonnellino pomeridiano.
Vogliamo un centro storico vivo e sicuro. Portiamo arte e gioia in centro: solo popolandolo con i nostri cittadini riusciremo a garantire che sia anche un posto in cui sentirsi tranquilli da soli e con le proprie famiglie».
Autore
-
Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli