CASTEL DEL PIANO. Pazza estate, pazzi scontrini. Ma anche clienti infuriati. Dopo il caso diventato nazionale dei due euro pagati per un piattino in Liguria, arriva l’euro e 50 per l’asporto. Divenuti poi 4,50 anche se sembra che dietro a tutto questo ci sia un banale errore, il costo doveva essere inferiore e il gestore del locale chiede scusa.
Il cliente: «Sorpreso dalla voce take-away»
A incappare nello “scontrino con sorpresa” è stato un giovane in vacanza sul monte Amiata per Ferragosto.
Ordinando da asporto allo Chalet al prato delle Macinaie, arrivato alla cassa, ha notato che sullo scontrino era riportata la voce “Take away” (ovvero: asporto). L’ordine era per 3 persone, e l’importo di 1,50 euro, è stato in automatico moltiplicato per 3.
«Non mi era mai capitato – racconta il giovane – Quando ho chiesto spiegazioni sulla dicitura “take away”, mi è stato detto che serve a coprire i costi dell’asporto: quindi delle posate e della busta».
Oltre alla sorpresa, quella che più gli ha dato fastidio è stata quella considerata come “la beffa”. Come conferma il giovane infatti, sono state necessarie solo una confezione di posate e una busta di carta per trasportare il tutto. Non c’era bisogno quindi di moltiplicare il tutto per 3.
«Ho fatto presente che la busta e il kit di posate non erano comunque 3, ma mi è stato risposto “noi facciamo da sempre così” – racconta il giovane – Mi sembra veramente eccessivo giustificare un costo di €4.50 per una busta di carta e una confezione di posate di plastica – rimarca – Forse loro, come anche altri ristoratori evidenziati dalle cronache, se ne stanno approfittando di questa situazione».
In questo caso, comunque, il gestore, senza girarci troppo intorno ammette che c’è stato un errore e molto probabilmente seguirà un chiarimento tra le due parti che cambierà volto a tutta la storia.
Il gestore: «Ci scusiamo, il giovane ci contatti, siamo sempre attenti ai clienti»
Ferragosto è stata una giornata dai ritmi intensi e il gestore chiede scusa. Quanto successo viene indicato come un errore, e invita il giovane a farsi vivo per potersi scusare.
«È stato un errore nostro, sicuramente le tante persone da gestire non hanno dato al personale tanto tempo di confrontarsi come si doveva – dice il gestore – Probabilmente avendo comunicato di essere in 3, arrivati a fare lo scontrino non siamo riusciti immediatamente a verificare che non si trattasse effettivamente della stessa tipologia di prodotto. Il take away lo facciamo pagare solo sul self-service e in questo caso non doveva essere moltiplicato per tre come appunto dice il cliente, che ha ragione».
«Prima non lo facevamo pagare l’asporto – ricorda il gestore dello chalet – già dall’anno scorso però i costi per noi sono lievitati e abbiamo deciso di mettere la tariffa sul self-service. Ci dispiace per l’errore e per la confusione che deve esserci stata. Stiamo sempre attenti ai clienti e ci teniamo molto, mettiamo ciotole per i cani, evitiamo la tariffa del takeaway per i bambini, riempiamo le borracce dei ciclisti gratis, spesso non guardiamo se c’è o meno una consumazione quando ci chiedono se possono andare al bagno se serve ecc… Questo è proprio stato un errore e ci farebbe piacere che il giovane ci chiamasse così da poterci in qualche modo confrontare e scusare».
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli