GIANNUTRI. Con le moto d’acqua nell’area protetta di Giannutri, il Parco denuncia lo sceicco che da giorni, con il suo yacht da record (146 metri e 450 milioni di costa) naviga nelle acque dell’arcipelago, fra Elba, Giglio e Argentario.
Qualche giorno fa Opera era davanti all’isola di Giannutri, subito fuori dall’area interdetta alla navigazione, ma poi le moto d’acqua hanno “sconfinato”, finendo nell’area vietata.
Un’area dove non si potrebbe andare neppure se si hanno tantissimi soldi.
Per questo il Parco dell’arcipelago, che ha documentato i passaggi con il sistema di videosorveglianza, ha denunciato l’accaduto all’autorità giudiziaria, tramite la Capitaneria di porto.
Che poi questi porti a qualcosa è un’altra cosa.
Giannutri, le telecamere filmano tutto
«Per completezza di informazione – scrivono dal Parco – facciamo seguito ai comunicati apparsi in questi giorni sulla stampa a proposito della presenza nelle acque dell’Isola di Giannutri, il 16 luglio scorso, di uno yacht dello sceicco e ministro degli esteri degli Emirati Arabi Uniti per precisare che il Parco ha provveduto a verificare quanto segnalato, anche grazie al proprio sistema di videosorveglianza».
«Gli spostamenti sia dello yacht che delle moto d’acqua intorno all’isola sono stati documentati ed è stato denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine competenti con la richiesta di accertare le elative violazioni secondo quanto stabilito dall’art. 30 della Legge 394/1991»
Sammuri: «Sanzioni basse per uno che potrebbe comprare l’isola»
«Il presidente Giampiero Sammuri rileva comunque che le sanzioni previste dalla legge quadro sui Parchi siano veramente basse; dunque, inefficaci su chi specie in questo caso potrebbe ben comprarsi l’intera isola».
«Da tempo chiediamo che si provveda ad aggiornare la legge sulle aree protette affinché oltre ad aggiornare ed elevare l’importo delle sanzioni si possa prevedere il sequestro dell’imbarcazione per alcuni giorni, sicuro e più efficace deterrente».
