Il Parco della Maremma dice no all'eolico a San Donato | MaremmaOggi Skip to content

Il Parco della Maremma dice no all’eolico a San Donato

La posizione contraria del presidente Simone Rusci si somma a quella dei Comuni di Magliano, Manciano, Capalbio e della Provincia. Le ragioni del no in 3 punti
Un parco eolico (foto d'archivio)
Un parco eolico (foto d’archivio)

ORBETRELLO. Arriva anche dal Parco della Maremma il “no” alla realizzazione di un grande impianto per la produzione di energia elettrica dal vento, a San Donato, nel comune di Orbetello:  9 pale di 170 metri di diametro del rotore, per 200 metri, in un’area di circa 7 km.

L’ente presieduto da Simone Rusci si allinea al “no” bipartisan dei Comuni di Magliano, Manciano, Capalbio e della Provincia di Grosseto, interessati dal progetto della società Apollo Wind Srl di Bolzano.

«La nostra posizione è stata definita nel consiglio direttivo del 21 luglio, preceduta dall’analisi della documentazione da parte del comitato scientifico. A breve seguirà il parere formale richiesto dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica in merito alle possibili interferenze con le Zone di protezione speciale e Zone speciali di conservazione di “Monti dell’Uccellina” e “Pianure del Parco della Maremma”», spiega Rusci.

La contrarietà dell’Ente Parco in tre punti

La contrarietà del Parco della Maremma al grande impianto eolico si può riassumere in tre punti, che Rusci illustra dettagliatamente, avvalendosi di due mappe tematiche:

  1. La zona di San Donato costituisce un’area di connessione tra tre importanti territori tutelati: Il Parco della Maremma, Il Sito di importanza regionale di Camporegio e la Laguna di Orbetello (Mappa 1). Aree in stretta relazione ecologica e con intensi interscambi di specie. «Una valenza connettiva – spiega Rusci- che rende la zona potenzialmente adatta ad essere ricompresa tra le aree tutelate. L’incremento delle aree protette è uno degli obiettivi posti dall’Unione Europea nella strategia per la biodiversità per il 2030, che fissa come obiettivo l’aumento fino al 30% del territorio europeo. Ciò comporta un giudizio negativo  sull’opportunità di localizzare, proprio in quest’area, un impianto che risulta essere incompatibile con molte delle misure poste in atto nelle aree tutelate»

    Mappa 1 - parco eolico di San Donato
    Mappa 1
  2. Il progetto non è adeguatamente documentato relativamente alla fauna e all’avifauna. Lo studio a corredo del progetto si basa su un periodo di soli tre mesi e non restituiscono dunque un quadro esaustivo delle interferenze complessive né fornisce dati completi per la valutazione delle possibili compensazioni. «Se ad esempio si analizzano i tracciati di spostamento del falco pescatore (Mappa 2), che è una specie protetta, è evidente come gli esemplari di questa specie transitino diffusamente nell’area, a quote peraltro analoghe a quelle delle pale», aggiunge Rusci

    Mappa 2
    Mappa 2
  3. L’iter autorizzativo ha tempi troppo stretti per l’esame e l’istruttoria dei documenti, costringendo gli enti del territorio a valutare in pochi giorni centinaia di pagine.

«Ferma restando l’importanza della transizione energetica, non può questa essere lo strumento per bypassare il governo e le scelte dei livelli amministrativi locali», concludono presidente e consiglio direttivo.

 

 

Autore

  • nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

    Visualizza tutti gli articoli

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati

Reset password

Inserisci il tuo indirizzo email e ti invieremo un link per cambiare la tua password.

Powered by Estatik