GROSSETO. Superbolidi, soldi a pacchi, collane d’oro. E ancora: passamontagna, teaser e mazze, fumogeni e coltelli. Per chi sa parlare il linguaggio del genere trap, questo sembra essere l’abc del perfetto artista. E quello che è successo martedì 18 luglio, intorno alle 23.30 sotto al palazzo Cosimini, in via Rattazzi, che i residenti avevano segnalato come una sorta di festa abusiva, sembra invece essere stato un set allestito a due passi dal centro. Per realizzare un altro video.
Di segnalazioni come quella arrivata al comando della polizia municipale martedì sera, nei mesi passati ce ne sono state altre. Il 1° marzo, un gruppo di residenti aveva denunciato la presenza di un gruppo di giovanissimi nel giardino di un condominio in via Grieg: anche qui, l’armamentario era lo stesso. E infatti, le scene catturate dai condomini svegliati da tutto quel vociare e quei fuochi d’artificio, è finito poi nel video della canzone “Sehsehseh” pubblicata su youtube.
La scoperta del video grazie agli insulti su Instagram
È un mondo che si muove alla velocità della luce quella dei ragazzini che gravitano intorno ai trapper grossetani. Mercoledì 19 luglio, appena abbiamo pubblicato il reel su Instagram delle immagini riprese dagli abitanti del palazzo Cosimini che segnalavano una festa abusiva sotto ai portici, sulla pagina social di MaremmaOggi si è scatenato l’inferno. Insulti, offese, bestemmie.
Ma è stato grazie ai ragazzini che volevano difendere i loro coetanei dall’accusa di “festaioli abusivi” per farli rientrare nella categoria artisti della trap, che abbiamo scoperto l’esistenza di Aaron Lejuene, Tenjii e Riich che hanno firmato il video pubblicato su youtube.
«Fate solo schifo, vergognatevi di quello che fate e prima di venire a dire a me cosa fare, vedete di cancellare sta m… di post». E ancora: «Se vi brucia il c… perché il vostro profilo spara ca….e sono ca…i vostri. Vedete di fare i bravi, ci manca solo che poi dite che vengo a minacciarvi, brutti vecchi bastardi». Sono solo due dei commenti scritti da una ragazzina, minorenne. E l’aggettivo “vecchio” o “boomer” è stato, per tutta la giornata, tra i più ricorrenti.
Vecchi, perché ovviamente non sapevamo che sotto al palazzo Cosimini, come in altri condomini della città, vengono organizzate le riprese di videoclip che poi finiscono online.
Grosseto città della noia
«Lo sapete perché i ragazzi fanno le feste abusive? (Che poi stavano registrando un video) – scrive un altro lettore – Perché Grosseto è una città senza sbocchi né divertimento per nessuno. Ho visto tirare secchiate di piscio dai balconi, far chiudere i locali per il troppo rumore, ho visto artisti di talento costretti a suonare in cameretta. Nessuno ha mai dato a nessuno l’opportunità e come qualcuno fa qualcosa di successo gli remano contro. Vi do un consiglio: se avete un sogno, un progetto, scappate».
Il nocciolo probabilmente è questo: in città mancherebbero luoghi nei quali esprimere la propria creatività, che sia un concerto all’aperto, che sia la registrazione di immagini per accompagnare una canzone trap. Genere musicale, quest’ultimo, che davvero può essere lontano, nel tempo e nello spazio, da noi boomer e da chi ha segnalato la presenza degli adolescenti l’altra sera sotto al palazzo Cosimini.
Eppure non è detto che questi luoghi, anche se ci fossero, andrebbero bene per questi ragazzi. Perché questi video sono anche un po’ una ribellione contro chi non capisce il loro linguaggio. E hanno senso solo se fatti sfidando le regole.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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