ORBETELLO. Il no al parco eolico a San Donato arriva da tutti i Comuni interessati, a partire da quello di Orbetello, sul cui territorio ricade l’impianto. E il no arriva anche dai Comuni confinanti: Magliano, Manciano e Capalbio, oltre che dalla Provincia. Ma non è detto che il “no” sia sufficiente a fermare un progetto che rientra nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec).
Il Pniec, cioè il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, è di competenza ministeriale (tre ministeri, Infrastrutture, Ambiente e Sviluppo economico). In sostanza, le decisioni vengono prese a Roma, a partire dagli espropri dei terreni necessari alla realizzazione delle 9 torri di 200 metri.
Da Orbetello un atto di giunta per dire no
Il Comune di Orbetello si affida a un atto di giunta, in sostanza una delibera di indirizzo politico, per dichiarare il proprio no all’impianto. Sarà trasmessa in Regione e, da questa, al ministero, insieme alle osservazioni tecniche che gli uffici stanno redigendo. Il termine ultimo per presentare le osservazioni è il 26 luglio.
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L’invio delle osservazioni da parte del pubblico può essere effettuato sia mediante posta elettronica certificata all’indirizzo va@pec.mite.gov.it, sia attraverso l’applicativo web accessibile dal portale delle valutazioni e autorizzazioni ambientali al link https://va.mite.gov.it/it-IT/ps/Procedure/InvioOsservazioni, con termine per la presentazione delle osservazioni il 26/07/2023.
Ma anche gli altri Comuni in qualche modo interessati manderanno atti analoghi.
«Non mi piace il progetto – spiega Gabriele Fusini, sindaco di Magliano in Toscana -. Non è nel nostro territorio, ma dalle nostre splendide mura i turisti vedranno un panorama ben diverso, direi stravolto. Le torri sarebbero 20-30 metri più alte di Magliano, per un Comune che vuole puntare sul turismo non è il massimo».
«Sia chiaro, non sono contrario alle rinnovabili, lo sono quando diventano un problema per l’ambiente e il territorio, come nel caso della geotermia a Pereta, che andrebbe a devastare il cuore del Morellino. Per l’eolico di San Donato ho proposto di fare fronte comune, tutte le Amministrazioni insieme, ma la proposta non è stata accolta».
Alternativa Orbetello: «Serviva un consiglio comunale»
Sulla vicenda interviene Gruppo Alternativa, l’opposizione in consiglio di Orbetello.
«Gruppo Alternativa – scrivono – ha partecipato all’assemblea pubblica che si è svolta a Polverosa riguardante il progetto dell’impianto eolico di San Donato. Siamo soddisfatti della contrarietà di tutti gli amministratori della zona su tale progetto e della volontà di fare rete e fronte comune nel contrastare questo scempio, prima di tutto ambientale».
«L’unico a non esprimere chiaramente la volontà di coordinarsi con gli altri sindaci della zona è stato Casamenti, a cui il moderatore della discussione ha dovuto porre la domanda specifica prima di passare il microfono ad altri. Durante il suo intervento, il sindaco Casamenti ha annunciato che la giunta aveva approvato una delibera di indirizzo politico relativa alla contrarietà all’impianto, senza aver concesso il consiglio straordinario urgente (convocazione prevista da regolamento in sole 24 ore) chiesto da Alternativa nei giorni scorsi».
«Ancora una volta la maggioranza ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di mettere in atto una democrazia partecipativa, neanche davanti a problemi così importanti che interessano tutto il territorio, indipendentemente dagli schieramenti».
«La proposta del Gruppo Alternativa è stata apprezzata dagli altri sindaci e dall’intera assemblea, che ha compreso come sia necessario andare tutti insieme per essere più forti. Mentre la delibera di giunta è un atto d’indirizzo politico, come è stato chiaro ai presenti, una delibera del consiglio comunale sulle osservazioni da mandare alla Regione avrebbe un altro peso nella conferenza dei servizi, il tavolo tecnico in cui non sono ammessi atti politici ma dove, come dimostrato da esperienze di Comuni vicini al nostro, un atto approvato all’unanimità dall’intero consiglio, quindi rappresentativo dell’intera comunità e non solo di una parte elettorale, può davvero avere effetto sulle decisioni».
«Non solo tutti i politici intervenuti sono stati d’accordo, compresa la Provincia, anche i cittadini, le imprese, le associazioni sono convinti che in questo percorso dobbiamo andare insieme.
Casamenti, incalzato anche dagli interventi che lo hanno preceduto, ha promesso la convocazione del consiglio richiesto da Alternativa, ma dopo, a bocce ormai ferme, dopo la delibera di giunta e soprattutto dopo le osservazioni che gli uffici stanno redigendo e che dovranno essere presentate entro il 21 luglio alla Regione che farà da tramite nella trasmissione al Ministero entro il termine del 26 luglio».
«Osservazioni che avranno minore forza di quella che avrebbero avuto se fossero state concordate e votate all’unanimità da maggioranza e opposizione, quindi dai rappresentanti dell’intera cittadinanza».
«Occorre ricordare che gli atti del progetto delle pale eoliche erano in possesso della maggioranza già alla data del 26 giugno nonostante la sua pubblicazione sul sito ufficiale del comune risalga solo al 7 luglio. Ci chiediamo come mai i cittadini, anch’essi chiamati a proporre osservazioni, siano stati privati di 10 giorni per conoscere gli atti e attivarsi in tal senso».
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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