GROSSETO. Sara Angelini, in arte Shasa, è un’artista emergente di Grosseto e ha appena pubblicato il suo nuovo singolo “Ci vediamo domani“. Un brano che nasce dalla necessità della 22enne di comunicare in chiave ironica la sofferenza di un rapporto conflittuale. La musica per lei è una parte fondamentale della vita e la sua più grande passione.
Empatica, sensibile, Shasa racconta le storie di amici e coetanei, ma anche di perfetti sconosciuti, di cui cerca di indovinare emozioni e pensieri, da trasformare in parole e in musica. Osserva, Shasa, e canta i dubbi e le paure, la forza e le debolezze della “Generazione Z”, i Post-millennials, nati tra la seconda metà degli anni 90 e il 2010.
«Il cantante è colui che sa raccontare se stesso attraverso i suoi testi – dice – e sa come trasmettere emozioni. Ma che sa anche calarsi nell’intimità più profonda degli altri per riconoscersi in loro e renderli protagonisti delle sue canzoni».
La passione trasmessa dal nonno
L’amore per la musica è stata trasmessa a Shasa dal nonno Mario e l’ha coltivata fina da bambina, quando cantava a squarciagola “Io vagabondo” dei Nomadi nei suoi viaggi verso Roma, per andare a trovarlo.
«Per me era come un padre – dice – ed è stato importante nella mia vita, tanto che oggi voglio farcela per renderlo orgoglioso di me, anche se non c’è più. Mi ricordo che da bambina cantavamo sempre insieme e mi regalava i cd da ascoltare in viaggio. Per me quei momenti erano il connubio perfetto fra musica e amore per lui».
Shasa: «La musica mi rende felice»
«Così, mi è venuto naturale cimentarmi nella musica: mi fa sentire felice e soprattutto motivata. Inoltre non voglio avere rimpianti e se non ci provo adesso a 22 anni quando dovrei?», si chiede.
La musica per Shasa è un mezzo di comunicazione potente con il quale parlare di sé e degli altri. «Con i miei testi voglio raccontare storie, non solo il mio vissuto, ma anche quello degli altri. Da qui nascono le mie idee. Mi piace osservare gli estranei, immaginare i loro pensieri e raccontare anche chi non conosco. Mentre le storie dei miei amici sono semplici da scrivere, perché so chi sono, è una sfida mettere in musica un parte della storia della quale non so niente».
Shasa, “acqua preziosa” verso il successo
Shasa è stata scoperta, tramite Instagram, da un’etichetta milanese, la Orangle Records che la segue a 360 gradi. «Mi trovo molto bene con loro, mi aiutano in tutto – dice la ragazza – in ogni singola sfumatura nella produzione di un singolo, dalla base alla stesura del testo. Sono sempre pronti ad ascoltare le mie idee e mi lasciano sperimentare».
Il nome d’arte, invece, è un’idea della mamma. «Mentre stavamo rientrando da Milano, mia mamma mi chiese perché non scegliessi Shasa come nome d’arte. Suonava bene, simile al mio nome e mi è piaciuto. Ancor di più quando ho scoperto che è l’augurio che si scambiano i boscimani prima di avventurarsi nel deserto. Significa “acqua preziosa” e ho capito che era perfetto per me».
L’ironia nei suoi testi
La giovane artista maremma sa bene che dovrà continuare a lavorare sodo per arrivare sempre più in alto. «Non sono mai soddisfatta – dice – e, anche se sono felice dei miei traguardi, so che c’è sempre un margine di miglioramento. Questo mi stimola a provare sempre qualcosa di nuovo e a dare il meglio di me».
«Ed è grazie a questo mio pensiero che riesco a trasformare l’ansia da prestazione e la paura in energia e forza, necessarie per percorrere la mia strada».
